Dal Movimento Cinque Stelle al berlusconiano Stefano Caldoro, passando per l’ipotesi, poi tramontata, di correre da solo. E’ il percorso di Angelo Ferrillo, l’attivista della Terra dei Fuochi capace di portare in piazza un paio di anni fa decine di migliaia di persone contro l’inquinamento tra Napoli e Caserta. La lista civica “Mai più la Terra dei Fuochi”, fondata dal blogger napoletano dopo la sua espulsione dai pentastellati, sosterrà il governatore uscente della Campania. Decisione ufficializzata ieri da Ferrillo in una conferenza congiunta con Caldoro. “La nostra sarà una lista di scopo – ha detto Ferrillo – che darà il suo contributo in termini di proposta sul tema Terra dei Fuochi senza entrare nel merito delle altre questioni politiche. Rispetto al passato, con Caldoro si è fatto abbastanza. Ora vogliamo aiutarlo a proseguire nell’impegno sostenendolo per i prossimi cinque anni con le nostre proposte. Non ci interessano i sindaci sceriffo, né i governatori sceriffo. Avevamo rivolto un appello ai candidati ma dalla Ciarambino (M5s) è arrivato il silenzio assoluto, e De Luca non ha mostrato particolare interesse, mentre in Caldoro abbiamo trovato piena disponibilità”.
L’alleanza di Ferrillo con l’uomo di Forza Italia arriva al termine di una vicenda accidentata. L’attivista voleva candidarsi con il M5S, tentativo già fatto senza successo alle Europee 2014. Ma stavolta le cose erano andate bene: 104 preferenze nelle votazioni elettroniche, il tredicesimo posto in classifica, una candidatura al consiglio regionale praticamente sicura. Gli si sono ritorte contro, però, le presunte critiche lanciate l’anno scorso sulla trasparenza delle consultazioni in rete. I collaboratori di Grillo lo hanno estromesso con una mail che gli riferiva “alcune segnalazioni pervenute in questi giorni. Se un candidato manifesta pubblicamente come lei ha fatto, di ritenere una ‘truffa’ la procedura di candidatura delle votazioni in cui si candida (e quelle utilizzate in precedenti votazioni) disconosce sostanzialmente la validità delle procedura e ne turba il regolare svolgimento. Per questo viene sospeso con effetto immediato dal M5S: se pensa che questa decisione sia basata su informazioni non corrette può inviare le sue controdeduzioni entro 10 giorni a questa mail”.
Ferrillo ha inoltrato ricorso e ha cercato invano contatti coi vertici pentastellati. Vistosi definitivamente escluso, ha fondato un suo movimento e ha ipotizzato di candidarsi in prima persona a governatore. Un sondaggio di inizio aprile gli attribuiva l’1,5%. Infine, la scelta di allearsi con Caldoro in nome di alcuni punti programmatici: sentinelle ambientali con poteri di polizia giudiziaria “per procedere agli arresti in flagranza di reato”, una cabina di regia per coordinare tutti gli interventi, fiscalità di vantaggio in favore di quelle aziende che operano sul territorio spesso alimentando il mercato del sommerso. Proposte che Caldoro assicura di voler sposare: “Sono condizioni compatibili con la battaglia che ci accingiamo a fare, dove non è necessario condividere tutto. Ferrillo ha il merito, con il suo blog, di essere stato il primo ad esercitare un’azione di vigilanza e denuncia sul tema Terra dei Fuochi rispetto al quale tanta strada è stata fatta, ma altro ancora c’è da fare, anche con il coinvolgimento dei cittadini per un’azione di vigilanza sul territorio”. L’accordo con la lista di Ferrillo è per Caldoro “il riconoscimento di una credibilità dell’azione svolta in questi anni che viene da forze estranee al mondo della politica”. “E coloro che oggi parlano di ecoballe – ha concluso Caldoro – sono le stesse persone che quelle ecoballe le hanno messe, mentre noi le abbiamo in gran parte tolte”.