mercoledì 30 dicembre 2015

Renzi,Galletti e smog ovvero il nulla

L'Italia riparte più fredda e più lenta. Ecco le misure anti-smog: due gradi in meno di calore e auto più lente

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EMERGENZA SMOG
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Un 2016 più freddo e più lento, con la speranza che l'aria sia meno inquinata. Contro le nuvole di smog che avvelenano Roma, Milano e l'Italia intera, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e i rappresentanti di Comuni e Regioni hanno approvato un pacchetto di misure per fronteggiare l'emergenza. Dopo 7 giorni "di sforamento dei limiti massimi d'inquinamento - ha spiegato Galletti - i sindaci dei Comuni potranno disporre l'abbassamento delle temperature di 2 gradi negli edifici pubblici e privati e abbassare di 20km orari i limiti di velocità nei centri urbani". Non solo. Sarà possibile, ma sempre a discrezione dei sindaci, applicare sconti per la mobilità pubblica e vietare la bruciatura di biomasse, ovvero l'accensione dei camini. È da subito disponibile inoltre un fondo da 12 milioni di euro destinato ai Comuni per incentivare il trasporto pubblico locale e la mobilità condivisa. Ma è su questo che scoppia la polemica con il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, per il quale servono due miliardi in cinque anni.
Oltre agli interventi straordinari, ci sono altri 405 milioni di euro destinati al medio periodo a cui vanno aggiunti 319 milioni già fissati in legge di Stabilità. Trentacinque milioni sono destinati alla mobilità sostenibile casa-scuola, casa-lavoro, car e bike sharing, piedibus. 50 milioni sono stati previsti per la realizzazione di reti di ricarica elettrica, attraverso il fondo di Kyoto. 250 milioni per l'efficienza energetica in scuole e strutture sportive e condomini, infine 70 milioni per la riqualificazione degli edifici della Pubblica amministrazione centrale. Per quanto riguarda le altre misure approvate con la Legge di Stabilità sono previsti il Fondo congiunto ambiente-sviluppo da 25 milioni di euro per efficienza energetica degli edifici pubblici, la proroga dell'Ecobonus al 65% per la ristrutturazione dell'edilizia residenziale pubblica. Inoltre, incentivi al trasporto merci su ferro e mare per un totale di quasi 200 milioni di euro nei prossimi 3 anni, 91 milioni in 3 anni per la mobilità ciclabile e 3 milioni in 3 anni per la progettazione e la realizzazione di itinerari turistici a piedi. Infine, ci sono in programma disincentivi agli automezzi di trasporto inquinanti, quindi vi è l'impegno del governo per la rottamazione dei veicoli fino all'Euro 3.
Per definire un piano strategico triennale sul territorio metropolitano è nato il Comitato coordinamento ambientale sindaci-governatori, presieduto dal ministero dell'Ambiente. Le misure adottate dal Comitato saranno vincolanti su alcuni temi come la riduzione delle emissioni degli impianti di riscaldamento delle grandi utenze; il rinnovo dei mezzi di trasporto pubblico; la realizzazione di una rete di ricarica elettrica; incentivi al verde pubblico; efficientamento energetico; miglioramento infrastrutture trasporto pubblico; riduzione fertilizzanti azotati in agricoltura; nuovi incentivi per la rottamazione. "Su queste misure - ha spiegato Galletti - c'è stata unanimità. Adesso come governo auspichiamo che i Comuni mettano in campo le misure, ma saranno i sindaci a decidere".
Se per il primo cittadino di Firenze Dario Nardella "l'impostazione è buona" e per il presidente dell'Anci, Piero Fassino, "la riunione rappresenta una novità perché è la prima volta che si mette in campo una regia nazionale" contro l'ememrgenza smog, non la pensa così il leghista Maroni. "Condividiamo tutto - dice il governatore subito dopo la riunione - tranne le limitazioni sulla velocità, che in Lombardia già attuiamo. Ho fatto presente poi che c'è una grande lacuna: mancano le risorse. Il ministero stanzia 12 milioni, ma servono 2 miliardi nei prossimi 5 anni". Maroni precisa che l'assenza al tavolo del sindaco Giuliano Pisapia "non va letta in chiave polemica" ma le misure adottate a Milano non sono servite, anzi, "oggi il livello di Pm10 è addirittura peggiorato". La replica di Galletti è immediata: "La riunione doveva servire ad affrontare in maniera comune l'emergenza e io sono soddisfatto. Se Maroni, pensava di venire qui a risolvere tutti i problemi della sua Regione si sbagliava". Sta di fatto che adesso bisognerà attendere i primi mesi del nuovo anno, e forse anche più tempo, per vedere se le misure approvate diventeranno realtà e se produrranno effetti sulla riduzione delle polveri sottili e quindi dei livelli di inquinamento.

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