mercoledì 16 agosto 2017

A Savona i templi neoclassici scrivono alla Sindaca


                                                                                  Sig.ra Sindaca Le scrivo

Preg.ma sig.ra Sindaca,
voglio utilizzare questo breve spazio delle amiche e amici verdi con cui spesso mi capita di dialogare su ambiente e beni culturali per chiederLe alcune cose che mi lasciano perplesso. Innanzitutto mi presento:
sono il “Tempietto Boselli”, che si trova nella parte ovest dei giardini di via Dante Alighieri. Sono stato portato qui tantissimo tempo fa e sono uno dei pochi monumenti neo – classici della nostra città, che pure ha avuto una importante esperienza di governo durante il periodo napoleonico e il Prefetto Chabrol.
In questo periodo, vedendo passare spesso frettolosi turiste e turisti, mi sono chiesto ma la Sindaca di Savona conoscerà la mia esistenza?
Perche’ nei loro frettolosi tours per la città , a stare ai quotidiani ideati proprio da Lei lo scorso anno e qualche volta anche personalmente guidati, nessuno passa mai a vedermi? Perche’ turiste e turisti devono fare una visita frettolosa alla città con conclusione in Pinacoteca? Perche’ questo modo di visitare Savona mi richiama alla mente quello dei classici “turisti giapponesi”, che,secondo la comune vulgata, corrono ovunque facendo foto a tutte e a tutto senza spesso neppure sapere cosa si visita?
Perche’ non fa una gita fino ai giardini del prolungamento così Le potrò spiegare come funziona il turismo della nostra città e come la cultura potrebbe essere un fattore di coesione sociale e non un mero sistema di facile arricchimento per poche persone? Perche’ non si fa accompagnare dall’assessore “multifunzione” (Sacaramuzza), da quello che “gira la vite” (Santi) e dal “Richelieu de noantri” ( Montaldo) così potremo scambiarci le opinioni anche con i Verdi,che oggi appaiono gli unici impegnati nella difesa dei beni culturali cittadini?
Danilo Bruno

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