COMUNICATO STAMPA
Savona, 24/07/2017
OGGETTO: Sulla Raccolta Differenziata
in provincia di Savona i conti non tornano- più riciclo porterebbe
più lavoro.
Quasi inesistenti le reazioni dei
Comuni savonesi dopo la pubblicazione dei dati ufficiali, relativi al
2016, pubblicati dalla Regione Liguria su raccolta differenziata
(RD) e riciclo.
Circa la situazione critica del nostro
capoluogo ( Savona non supera il 42,56% di RD e dovrà pagare una
penale di 26.300 Euro) i “Verdi” hanno già effettuato una
dettagliata analisi. Per il resto della Provincia non c'è alcun
segnale di analisi critica delle diverse amministrazioni civiche ed i
conti non tornano.
Anche se rispetto al passato si può
registrare un modesto miglioramento, sono addirittura 48 su 69 i
Comuni che hanno mancato gli obiettivi fissati dalla Regione. Come
conseguenza ci sarà una fitta pioggia di sanzioni che ricadranno,
sotto forma di tasse, su tutti i cittadini (Andora 6400 Euro di
penale,Varazze 6700,Finale L. 5100, ecc.).
Troppe persone non si rendono conto
quanto una corretta RD dei rifiuti urbani sia una grande opportunità
(meno inquinamento ambientale, più lavoro per tutte le imprese che
si occupano del riciclo).
Tutti sanno che gli inceneritori(anche
i più moderni), insieme alle discariche, sono inquinanti e causano
gravi malattie.
Il recupero e il riuso dei materiali
porta invece vantaggi enormi: minor sfruttamento di risorse naturali,
risparmio idrico, meno CO2 in atmosfera, più lavoro per l'industria
del riciclo.
Il recupero della plastica conta in
Italia 300 imprese con 2000 addetti e la lavorazione del vetro conta
31 impianti di produzione con 20.000 persone tra tra occupazione
diretta e indotto.
Un' ulteriore espansione è possibile e
auspicabile perché porterebbe nuovo lavoro in un momento
particolarmente critico specialmente per i giovani.
Migliorare si può e da tempo si
auspica per tutti i Comuni della nostra provincia un sistema di
raccolta rifiuti attraverso l'applicazione della tariffa puntuale (
le Amministrazioni virtuose già lo fanno). In questo modo si
riconosce economicamente al cittadino l'azione positiva che va
compiendo.
I cittadini devono avere la sicurezza
di pagare equamente solo per il numero dei conferimenti operati, con
la possibilità di controllare la quota della tariffa in maniera
facile e immediata, garantendo la trasparenza delle procedure messe
in atto.
Tutti devono veder premiato l'impegno
nel promuovere e aumentare la raccolta differenziata.
Con la tariffa puntuale anche il
mercato può avviarsi su di una strada virtuosa: i commercianti che
offrono prodotti con imballaggi meno voluminosi( e che producono
quindi meno rifiuti) saranno preferiti dai consumatori.
A questo punto è utile un raffronto
analitico tra i dati ufficiali del 2015 e del 2016 in cittadine della
nostra provincia, omogenee per situazione geografica: Celle (dal 66
al 73,21%), Ceriale (dal 63,39 al 65,48%), Laigueglia (dal 58.30% al
66,29%). Altri Comuni virtuosi hanno subito purtroppo un leggero
calo: Noli (dal 66,37 al 65.88%), Pietra Ligure (dal 66,69 al
65,40%). In calo anche Finale L. che dal 50,05 scende al 47,11%.
Preoccupanti le situazioni di Albenga ( che passa dal 32,83 al
37,26%) e Alassio( dal 44,36 al 45,84%). Lungo è l'elenco dei Comuni
non virtuosi.
Gli Amministratori dei centri turistici
vorrebbero giustificare gli insuccessi con la scusa di dover
affrontare l'impatto invadente del turismo estivo. Ma basta una breve
ricerca su altri Comuni turistici-costieri italiani per rendersi
conto della realtà: Rimini e Riccione hanno una raccolta
differenziata intorno al 60% ,Porto Recanati 68,90%: l'impegno viene
premiato.
Il Portavoce dei “Verdi” della
Provincia di Savona,
Gabriello Castellazzi
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