MA CHI GOVERNA IL TERRITORIO A SAVONA?
Qualche giorno fa abbiamo appreso tramite la stampa locale alcune idee espresse dalla società Binario Blu in merito all’utilizzo di piazza del Popolo. Ciò che colpisce non sono tanto le intenzioni della proprietà anche se il titolo degli articoli di stampa, che farebbero presagire meno residenziale ma piu’ commercio e piu’ servizi ,porterebbero a concludere che forse con tale scelta potrebbe continuare ad aggravarsi la crisi del commercio cittadino mentre non si comprenderebbe cosa si identifichi con il termine “servizi” se attività collegate alle imprese o l’ennesimo trasferimento di uffici pubblici in spazi privati ,quanto il fatto che la proprietà darebbe per scontata la necessità dell’ennesima variante del Piano Urbanistico Comunale (PUC).
Noi Verdi abbiamo atteso una reazione del Comune o delle maggiori forze di opposizione ma ad oggi tutto è rimasto nel completo silenzio.
Il centrodestra locale pare continuare con l’antico sistema già tipico del centrosinistra per cui le scelte urbanistiche vengono imposte e misurate sulle esigenze dei privati in nome di quell’”urbanistica contrattata”, che ha provocato danni enormi al consumo del suolo nel nostro paese.
Le principali forze di opposizione tacciono come sempre poiche’ paiono tristemente impegnate a “litigare fra di loro” piuttosto che pensare almeno a iniziative comuni su singoli punti per impedire il progressivo degrado cittadino.
Noi Verdi vogliamo ribadire che lo strumento essenziale per il governo del territorio rimane il PUC e che esso è approvato tramite una apposita procedura dal consiglio comunale allo scopo di avere il maggiore consenso e consultazione di cittadine e cittadini.
Confermiamo poi la necessità di una variante integrale al PUC, che ribadisca alcuni concetti chiave:
a) Eliminazione di tutte le possibilità di nuovi interventi urbanistici in città abbandonando tutte le idee di nuove colate di cemento;
b) Necessità di un piano di riqualificazione dell’esistente sia sotto il profilo energetico che abitativo;
c) Investire in progetti di social housing e di edilizia popolare poiche’ oggi chi fatica a tirare avanti, a fronte di un patrimonio immobiliare spesso invenduto, sono le giovani coppie, gli anziani e le famiglie a basso reddito;
d) Avvio di un piano di manutenzione del territorio, che possa impedire fenomeni di dissesto e soprattutto riporti le aree boscate della città a migliore destino come prevedeva l’antico progetto verde elaborato dal Comune di Savona alla fine degli anni ottanta del secolo scorso.
A questo punto sorge una domanda finale :chi governa le scelte territoriali a Savona? Secondo noi dovrebbero essere cittadine e cittadini mentre per PD e centrodestra, intrappolati nella visione dell’urbanistica contrattata, pare che il ruolo del Comune si debba ridurre a quello quasi notarile di scelte altrui.
A questo punto un consiglio :il centrodestra potrebbe anche lasciare la direzione del Comune prima di affondare la città nel cemento e nel bitume.
Danilo Bruno
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