sabato 24 febbraio 2018
io l'ho sottoscritto
Se eletto o eletta al Parlamento Italiano, mi impegno a tenere il rispetto dei diritti umani
come fondamento non negoziabile nell’azione politica e a sostenere tutte le iniziative volte
a riconoscere diritti civili e sociali a chi ne è ancora ingiustamente escluso.
In tema di diritti delle persone lgbti, faccio miei i seguenti obiettivi, affinché trovino
traduzione in altrettante iniziative legislative:
1 - MATRIMONIO PER TUTT*
L’estensione dell’istituto del matrimonio civile a tutte le coppie, omosessuali e
eterosessuali, così come accade in moltissimi Paesi nel mondo, superando l’idea
discriminatoria di un istituto ad hoc per le coppie formate da persone dello stesso sesso.
2 - ADOZIONI PER SINGLE E COPPIE DELLO STESSO SESSO
La riforma della legge 184 del 1983 sulle adozioni, affinché, tenendo al centro l’interesse
primario del minore, sia resa possibile l’adozione per i single e le coppie formate da
persone dello stesso sesso.
3 - LEGGE DI CONTRASTO E PREVENZIONE DELLE VIOLENZE E DELL’ODIO
OMOTRANSFOBICO
Dopo il naufragio del tentativo di riforma della legge Mancino, è necessario riaprire una
discussione finalizzata a produrre un’iniziativa legislativa che definisca un’aggravante per i
crimini che hanno origine nell’omofobia, nella lesbofobia, nella bifobia e nella transfobia, e
che metta in campo azioni strutturali di contrasto e di prevenzione soprattutto in ambito
educativo.
4 - ACCESSO ALLE FECONDAZIONE ETEROLOGA PER TUTTE LE DONNE
La riforma della legge 40 del 2004 al fine di garantire l’accesso alla fecondazione
eterologa a tutte le donne, anche omosessuali e single, con riconoscimento della
genitorialità alla nascita e risoluzione delle problematiche di riconoscimento del rapporto
genitori figli per le famiglie omogenitoriali già esistenti.
5 - VERSO LA DEPATOLOGIZZAZIONE DELL’IDENTITÀ TRANS
Un’iniziativa legislativa volta al recepimento della depatologizzazione della condizione
trans in ogni ambito dell’ordinamento e dei servizi pubblici e privati, che preveda un
servizio sanitario dedicato e finanziato dallo Stato; volta a garantire, altresì, il diritto al
nome e all’identità come scelta libera e autonoma, pertanto senza oneri e sottratta
all’obbligatorietà dell’azione giudiziaria contenziosa.
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