SETTEMBRE 30, 2018 CRITLIB18 LASCIA UN COMMENTO Solo perché la ripetizione non guasta mai, è bene rammentare, soprattutto ai giovani, che cosa è stato il fascismo per venti anni: una enorme tragedia italiana e internazionale. Mussolini fu un dittatore che tolse le libertà politiche al suo paese. E le masse italiane subirono, spesso applaudendo. Il fascismo uccise, malmenò, imprigionò, confinò i suoi avversari politici. Col suo razzismo improvvisato fece sprofondare nella vergogna assoluta la civiltà italiana. Alla fine, con la guerra, furono 320 mila gli italiani morti per la scellerata politica fascista. Ricordate gente. Detto questo, Mussolini fu un grosso personaggio, con tratti sì di ridicolaggine, ma proporzionato alla grandezza dei guasti compiuti. Uno dei danni non minori da lui provocati è che qualche volta nasce un guitto che lo vuole imitare. Adesso abbiamo un Salvini che vuole convincere il paese di essere il nuovo Mussolini: si veste “casa Pound”, fa il cipiglio ducesco, trasforma la “Marcia su Roma” nella minaccia di una “passeggiata su Roma”, allude, spintona, fino al “me ne frego”, motto degli squadristi fascisti storici. Si affanna a copiare, non riuscendo nemmeno a inventare uno slogan nuovo, tutto suo. Nella sua volgarità il motto “ce l’ho duro “ di Bossi appare un apice di creatività. Così, purtroppo per lui, non ci convince, non sarà mai un novello Mussolini, ma solo un pasticcione demagogo di serie C. Da secessionista è diventato il contrario, ovvero nazionalista improvvisato. Ha dimenticato il suo “senti che puzza arrivano i napoletani” e, da vero trasformista, ha scimmiottato per interessi elettorali e per ambizione personale il programma di Le Pen e lo ha tradotto in casareccia salsa padana. Potrà ripetere mille volte “me ne frego” ma non riuscirà mai ad essere qualcosa di più di un fascistello razzista da curva Sud. Più che le sue velleità sono da temere i ventri degli italiani, soprattutto quelli pieni. [E le stelle stanno a guardare
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