NOI NON CAPIAMO
Ieri sulla stampa locale è apparsa una notizia dell'ennesimo scontro fra Comune e Provincia (ambedue di centrodestra) sulla gestione dei rifiuti a Savona e su un bando regionale per sostenere la raccolta differenziata a cui Savona rischia di non partecipare.
Dalle notizie apparse e dall'intervista all'assessore non eletto e tecnico Montaldo senza peraltro alcun contradittorio avremmo capito:
a) a Savona il porta a porta costerebbe due milioni di euro,che il comune non si potrebbe permettere;
b) si opterebbe per un sistema di cassonetti apribili solo con scheda magnetica e non collocati in tutta la città (solo centro storico e lungomare);
c) la raccolta differenziata porta a porta non si potrebbe fare nel centro storico.
Aldilà delle decisioni che prenderà il comune e dinanzi alla gravissima crisi di ATA,di cui chiediamo ancora il commissariamento nell'interesse di lavoratrici e lavoratori ma anche degli stessi amministratori,che si porrebbero nella condizione di difendersi nelle migliori condizioni possibili, noi Verdi vorremmo sapere da cosa deduce l'assessore non eletto e tecnico Montaldo le sue considerazioni dato che non ci risulta esistente alcuno studio sui costi della raccolta differenziata se non forse delle schede finanziarie predisposte alla luce di un vecchio progetto di porta a porta,che finalmente abbiamo ricevuto dalla medesima azienda incaricata visto che nè in comune , nè in Ata si riesce a trovare, ma completamente slegate dalla predisposizione del piano medesimo.
L'ipotesi della diffusione dei cassonetti "intelligenti" potrebbe anche avere un senso se viene fatta sulla base di un progetto organico,che non ci risulta esistente ed estesa,come sui giornali di ieri sostenevano i funzionari di Regione e Provincia, a tutta la città utilizzando spazi interni,cortili,... e non mettendo per strada cassonetti chiusi con apertura a scheda magnetica in luogo di quelli oggi collocati.
A questo punto noi Verdi chiediamo:
a) un progetto di raccolta differenziata spinta ed esteso a tutta la città in modo da raggiungere gli obiettivi di legge,ricordando all'assessore tencico- non eletto,che la raccolta porta a porta si fa pure a Venezia;
b) avviare una campagna di riduzione dei rifiuti;
c) puntare al riuso del materiale recuperabile ;
d) affiancare una campagna di educazione ambientale al programma di raccolta differenziata spinta.
Infine chiediamo ancora una volta le dimissioni dell'assessore tecnico non eletto insieme a tutta la Giunta perche' non vorremmo morire sepolti dalle multe regionali e dell'Unione Europea dinanzi all'indecisione perpetua di chi oggi governa Savona.
Danilo Bruno
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