UN COMUNE E UNA PORTA GIREVOLE
Nella scorsa settimana abbiamo assistito ad una approvazione del bilancio comunale grazie ad una presenza in consiglio di un membro di minoranza,che "non avrebbe capito" che tutta l'opposizione era uscita.
Vi sono però tre fatti importanti da cogliere:
a) in primo luogo l'assenza di membri della maggioranza che non si sono proprio fatti vedere;
b) l'uscita di parte della "non maggioranza"(gruppo misto),che avrebbe ridotto il numero legale e fatto rischiare l'implosione del centrodestra;
c) l'uscita unitaria di tutta la minoranza,che avrebbe potuto denunciare dinanzi alla città lo stato comatoso del centrodestra cittadino.
Tutto ciò non è avvenuto per apparenti incomprensioni nella minoranza e proprio nel partito di maggioranza relativa (PD e lista civica Battaglia) ed anche perche' (e di ciò ne possiamo essere certe e certi) nell'opposizione militano i consiglieri dei cinque stelle partecipanti al governo di estrema destra nazionale e ,come tali,forse poco interessate e interessati alla caduta del governo cittadino.
In questa caotica situazione noi continuiamo a ribadire i punti essenziali per un accordo di programma civico ed ecologista:
a) accettazione del principio del "consumo del suolo zero" bloccando ogni iniziativa edilizia privata puntando al recupero edilizio,al social housing e all'edilizia popolare ma soprattutto portando tutte le decisioni sul dove e soprattutto il quando costruire nella mano pubblica comunale e negli strumenti di programmazione preposti, abbandonando ogni idea di urbanistica contrattata;
b) un piano per le energie rinnovabili modificando tutti gli strumenti di intervento comunali e soprattutto favorendo la realizzazione degli obiettivi del Patto dei Sindaci per cui anche come Verdi abbiamo lavorato molto;
c) un piano per la raccolta differenziata spinta e porta a porta ma soprattutto ove si facciano riduzione dei rifiuti; riuso e ed educazione ambientale,strumento indispensabile per raggiungere gli obiettivi di legge a cui dovrebbe seguire il commissariamento di ATA in modo da consentire agli attuali amministratori di difendersi liberamente ed autonomamente nelle sedi giudiziarie opportune;
d) l'assunzione della cultura quale servizio pubblico essenziale e su di essa puntare con investimenti adeguati per cambiare l'immagine di una città spenta e dolente,che ci propone il centrodestra locale.
A quest'ultimo chiediamo invece di andarsene per il bene della città poiche' Savona non merita di morire in questo triste modo.
Danilo Bruno
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