LETTERA A LUCIA
Cara
Lucia, è passato un anno da quando abbiamo iniziato un nuovo
modo di incontrarci, e di vivere la nostra amicizia. Lo hai
deciso tu, andandotene. Francamente, a me andava meglio prima, ma
tant’è. Che fatica, all’inizio. Non vedendoti, e soprattutto
non sentendoti, avevo l’impressione di “monologare”.
Non riuscivo a captare i tuoi pensieri. Ma avevo bisogno di
confrontarmi con te, di chiederti consigli e ispirazione. Ho
sempre fatto così! Perché mai avrei dovuto smettere? E infatti
ho continuato a farlo. Imitando Pereira, ho preso una tua bella
foto e, come per incanto, ho cominciato a sentire la tua presenza
e a intuire le tue risposte. È così che il nostro dialogo ha
ripreso vigore, e tu sei tornata a essere il mio punto di
riferimento sicuro, ogniqualvolta ho dovuto affrontare nuove
sfide. Certo, era tutt’altra cosa quando insieme progettavamo e
organizzavamo eventi per la nostra associazione,
P.E.N.E.L.O.P.E., nata anche lei da un’idea tua e mia, un
pomeriggio estivo, a casa tua. Ricordi, Lucia? Mi pare di
riviverlo quel momento: È
il mese di luglio del 2007. Parliamo dell’incontro pubblico,
assai deludente, tenuto dai dirigenti DS, per annunciare ai
cittadini la nascita del PD: linguaggio noioso, niente idee
nuove, e, soprattutto, nessuna donna seduta al tavolo dei
politici.
“Questi non capiscono”
mi dici “che
la vera democrazia si fonda sulla partecipazione di tutti, donne
comprese. Però” aggiungi
decisa
“noi donne dobbiamo svegliarci e conquistarci il posto che ci
spetta di diritto in politica e nella società. Non possiamo e
non dobbiamo illuderci che siano gli uomini a farlo!”
Ancora una volta mi chiedi: “Pia,
perché le donne non fanno politica?” Io,
ti rispondo d’emblé: “Chiediamoglielo!”
Tu cogli al volo la mia proposta e velocemente organizzi un
incontro aperto a tutte le donne del nostro territorio, con il
preciso intento di analizzare insieme a loro le cause della
scarsa inclusione del mondo femminile in politica. Nasce
così il gruppo “Donne del Ponente per le Pari Opportunità”,
che si costituisce come associazione di volontariato nell’autunno
del 2008, prendendo il nome “P.E.N.E.L.O.P.E.” (Proponiamo
Esperienze Norme Etiche Lotte Operative Partecipazione
Effettiva), un acronimo che ne sintetizza le finalità. Negli
anni, organizziamo eventi, incontri, seminari, progetti nelle
scuole per diffondere la cultura del rispetto, e diventiamo
partner del Centro Antiviolenza Provinciale, per contrastare la
violenza di genere. Tu, Lucia sei l’anima delle nostre
attività: “Solo
cambiando la cultura si può riuscire a contrastare la violenza
di genere, e a riconoscere il talento delle donne.”
E questa tua convinzione la vivi e la fai vivere all’interno di
P.E.N.E.L.O.P.E., che si consolida e progredisce grazie
soprattutto alla tua guida sapiente e rispettosa delle diverse
sensibilità. Non sei mai prevaricante, anzi sai ascoltare,
scoprire e valorizzare le competenze di ognuna di noi. Questo
crea armonia, produce risultati positivi, e ottiene consensi.
Appunto! Lucia, ora capisci quanto e perché mi manchi? E
quanto manchi a P.E.N.E.L.O.P.E.? Andandotene, in punta di piedi,
con la stessa discrezione con cui sei vissuta, ci hai lasciato
orfane, ma con una grande eredità di ricordi, esperienze e idee
da trasmettere a chi non ti ha conosciuta. Un compito arduo, ma
ci stiamo provando! E così facendo, cerchiamo di trasformare il
nostro grande privilegio di averti conosciuta in un patrimonio di
tutti! E nel nostro ricordo, tu continui a vivere!
Un
abbraccio lucente, accompagnato dal ron ron misterioso e magico
del tuo micio Aurelio.
Pia
e le tue Penelopi
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mercoledì 30 novembre 2016
ciao Lucia
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