Resoconto
n.5/2016 Savona,
20/11/2016 della consigliera Pongiglione
Consiglio
comunale del 16 novembre 2016.
OMISSIS
Interpellanza n.3 (presentata con
Marco Ravera di Rete a Sinistra). Ospedale San
Paolo.
In
campagna elettorale il Sindaco Caprioglio aveva sottoscritto le
richieste delle
Associazioni
di Volontariato del San Paolo di Savona, tese a salvaguardare
l'efficienza delle strutture e il livello delle prestazioni sanitarie
dell'Ospedale di Savona.
Il 2
agosto la Giunta, con una delibera, aveva aderito pienamente al
documento. Ma poi non aveva proseguito la sua azione in difesa della
Sanità cittadina, nonostante il progressivo smantellamento e
peggioramento del servizio sanitario a favore di altri Ospedali, in
particolare del Santa Corona (recentissima chiusura dell'ambulatorio
di Nefrologia a Savona, del CUPA a Carcare, grave mancanza di
personale).
Con
questa interpellanza chiedo perché il problema non sia stato portato
in Consiglio comunale, come invece hanno già fatto altri Comuni dei
Distretti Savonese e della Valbormida.
Chiedo
inoltre in che modo si pensi di ridare al San Paolo i servizi
dismessi negli anni (Centro ictus, radiologia interventistica per le
emergenze, chirurgia vascolare per le emergenze, emodinamica
interventistica).
Mi
risponde il Sindaco.
La
Sanità non deve trasformarsi in un'arena politica.
Il
problema del SanPaolo è una priorità nel suo programma, tanto che
lunedì 14 novembre ha riunito a Savona la Conferenza dei Sindaci
della ASL 2, con la presenza dell'assessore Viale e del Direttore
generale della ASL dott. Porfido. Sono state chieste alla Regione le
coperture necessarie per Savona e Provincia. Per l'ambulatorio di
Nefrologia saranno ricercate le cause della chiusura. Poi il Sindaco
illustra le sue iniziative presso il Prefetto per una supposta
emergenza sanitaria tra i migranti.
Mi
dichiaro non soddisfatta della risposta,
perché all'assessore Viale non sono state portate con chiarezza le
esigenze del San Paolo, e sono state accettate le proposte della
Regione di creare 3 DEA di secondo livello al San Martino, a La
Spezia e al Santa Corona. E' necessario che si valutino le realtà
locali, senza lasciare la Sanità nelle mani dei Partiti e delle
contrapposizioni tra correnti.
Ho
proprio l'impressione che il Sindaco, anche se elenca le criticità
del San Paolo, condividendo l'analisi effettuata dai medici savonesi,
in realtà non abbia alcun potere di fronte ai potentati di Genova e
del ponente.
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