E ORA MOBILITIAMOCI
Ieri sono entrati in vigore i nuovi aumenti dei bus,che si sommano ai progetti di tagli e privatizzazione delle linee.In questo quadro bisogna poi aggiungere i continui scioperi delle maestranze a difesa del posto di lavoro ma soprattutto per la tutela della qualità del servizio in un contesto, che non si presenta favorevole per il trasporto pubblico locale.
Noi Verdi dinanzi alla riviera ligure perennemente assediata d'auto,alle costanti code domenicali autostradali,che fanno divenire ogni rientro a casa un vero incubo anche per le persone residenti in zona ci chiediamo:"ma i governi di centrodestra e centrosinistra dove sono stati fino a ieri a cominciare dal comune di Savona per proseguire fino alla Regione?"
Noi siamo convinti che l'uso del mezzo privato vada ridotto favorendo una integrazione dei trasporti su gomma e rotaia e una mobilità,che privilegi il mezzo pubblico rispetto a quello privato.
Si tratterebbe di una profonda rivoluzione del sistema dei trasporti riportando anche in auge progetti e studi già effettuati per un diverso utilizzo delle linee ferroviarie verso il Piemonte e nella tratta Vado Ligure-Varazze come mezzo metropolitano di mobilità.
Nel contempo bisogna chiedersi anche quale modello di turismo si vada cercando e se non sia ora di passare ad un turismo slow,che privilegi i territori e le sue caratteristiche migliori invece di un continuo " mordi e fuggi",che non produce alcuna ricchezza nè tantomeno può avere un senso per chi in condizioni pessime si muove tutte le settimane.
Un turismo slow può anche prevedere visite o gite domenicali o nel week end ma deve essere accompagnato da una mobilità adeguata,che porti le persone a utilizzare il mezzo pubblico.
Nel contempo occorre puntare ad una politica che abbandoni la logica della cementificazione continua a favore del recupero edilizio in funzione di risparmio energetico e di riscoperta dei territori.
Si tratterebbe di un progetto politico sicuramente di lunga durata ma che prima o poi bisognerà cominciare e che certamente non potrà essere affrontato con la consueta logica degli aumenti del biglietto del bus o dei treni,proposta indifferentemente da centrosinistra e centrodestra.
Danilo Bruno
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