UNA IDEA PER IL GOVERNO DI SAVONA
In questi giorni, mentre il mercato civico viene nuovamente affondato e la Giunta di centrodestra si diverte a bloccare la città per una intera domenica a causa delle corse volute e sostenute dall’assessore – podista polivalente (Scaramuzza),che non perde mai occasione di dare il suo parere su qualsiasi cosa anche quando non richiesto e non rientri nella sua competenza, Verdi e l’Officina delle idee di Campo Progressista di Savona propongono alle opposizioni, a quelle forze di maggioranza, che ritengano ormai necessario dare una svolta profondamente diversa alla città, alle associazioni ,ai comitati e alle cittadine e ai cittadini tre idee per mutare in modo definitivo il governo della città, che con questa Giunta si sta lentamente avviando dal grigiore al baratro senza alcun freno.
Noi pensiamo infatti senza voler porre idee preclusive verso eventuali altre proposte quanto segue:
a) Necessità di assumere come base di governo il concetto di “consumo del suolo zero”, che vuole dire tra le altre cose: revisione profonda dell’attuale piano urbanistico comunale (PUC); blocco di tutti i nuovi progetti edilizi e revisione di quelli già approvati a cominciare dal Crescent 2;puntare sul recupero edilizio come strumento di riqualificazione ambientale favorendo la conversione energetica degli edifici, il social housing, l’edilizia popolare e la necessità di sostenere le giovani coppie, le famiglie a basso reddito e gli anziani. In particolare bisognerà poi puntare ad una grande opera di manutenzione del territorio in modo da ridurre i gravi problemi di dissesto idrogeologico;
b) Necessità di avviare la raccolta differenziata spinta, la riduzione dei rifiuti e il riuso anche tramite la ripresa del Laboratorio di Educazione Ambientale (Labterea) e l’avvio di un ciclo virtuoso nella gestione dei rifiuti rivolto al programma “rifiuti zero” affinche’ si possa avviare una filiera produttiva di green economy .Ad essa si dovrebbe associare il piano energetico comunale, che porti Savona a conseguire gli obiettivi del Patto dei Sindaci ma soprattutto a dare una svolta a sostegno delle energie rinnovabili;
c) Assumere la cultura come fattore decisivo di rilancio economico e crescita civile e sociale della città attraverso il sostegno ai musei esistenti, l’utilizzo di tutti gli spazi del Priamar valorizzando ad esempio quelli dell’ antica cattedrale, che in poco tempo possono essere interamente fruibili al pubblico. Infine si ritiene necessario creare un percorso virtuoso per la visita della città dalla cappella Sistina, agli appartamenti di Pio VII, fino al museo archeologico e alla Pinacoteca e soprattutto alla nascita di un museo del liberty a villa Zanelli e alla valorizzazione dell’Apple Museum, che in darsena giace dimenticato dalle politiche comunali.
Sono alcune proposte , che riteniamo utili porre alla discussione pubblica , per mettere insieme una alternativa di governo alla Giunta del cemento, del carbone e magari del bitume.
Danilo Bruno
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