https://www.huffingtonpost.it/2018/07/31/sullodio-e-il-razzismo-non-saremo-neutrali_a_23492987/?utm_hp_ref=it-homepage
martedì 31 luglio 2018
lunedì 30 luglio 2018
domenica 29 luglio 2018
la vergogna di Trump da ecumenici.it
(Foto di Democracy Now!)
Funzionari federali hanno dichiarato che 711 figli di migranti sono ancora detenuti e separati dalle famiglie, dopo che l’amministrazione Trump ha lasciato passare una scadenza imposta da un tribunale per il ricongiungimento delle 2.500 famiglie separate al confine tra Stati Uniti e Messico.
Secondo gli avvocati del governo i 711 bambini non “potevano beneficiare del ricongiungimento”. I genitori di oltre 430 di loro sono già stati deportati dagli Stati Uniti.
L’avvocato dell’ACLU Lee Gelernt ha dichiarato al riguardo: “Siamo felici per le famiglie che finalmente sono state riunite, ma molte altre restano separate. L’amministrazione Trump sta cercando di nascondere il problema sotto il tappeto scegliendo in modo unilaterale chi è idoneo al ricongiungimento e chi no”.
Tutto questo avviene in mezzo a proteste in tutto il paese contro la politica di “tolleranza zero” di Trump sull’immigrazione. A Louisville, nel Kentucky, giovedì la polizia ha arrestato nove attivisti mentre si incatenavano per bloccare gli ascensori nella sede di un tribunale dell’immigrazione. A Washington, D.C., attivisti guidati da bambini hanno organizzato un sit-in di protesta contro la separazione delle famiglie all’Hart Building, che ospita gli uffici del Senato. I bambini portavano T-shirts con la scritta “I am a child”—evocando lo slogan “I am a man” delle proteste guidate da Martin Luther King Jr. 50 anni fa.
Mail priva di virus. www.avast.com |
solo 17 minuti
SOLO 17 MINUTI ,SOLO 17
Ieri sera la cittadinanza savonese ha assistito "percossa e attonita" ai consueti fuochi d'artificio ,che sono durati ben 17 minuti di orologio.
Dinanzi a tale "non spettacolo" noi Verdi ci siamo poste e posti alcune domande:
a) la Giunta di centrodestra per prima in Provincia ha imposto alle strutture ricettive l'assurda gabella della tassa di soggiorno,che, a nostro parere ,costituisce solo l'esempio di una tassazione dal sapore medievale e che doveva servire a raccogliere fondi per le manifestazioni turistiche.Per 17 minuti di fuochi artificiali?Ma allora i soldi incamerati come e quando vengono spesi?
b) l'assessore a manifestazioni,sport,...Scaramuzza,che è un operatore economico,doveva trovare sponsors privati per sostenere la manifestazione?Ma dove erano?Li ha trovati?Dato il silenzio,che lo ha ultimamente contraddistinto ,pensiamo che non abbia trovato proprio nulla e che continuerà nei suoi sforzi di privatizzare lo sport savonese;
c) Ieri doveva essere la giornata della pace fra Toti e Caprioglio per cui i fuochi artificiali potevano costituire il suggello della pace ritrovata dopo mesi in cui la Giunta Comunale al consueto nulla del proprio agire politico ha aggiunto uno strano silenzio invece i fuochi sono stati ben poca cosa e poi ci pare di aver capito che il finale non sia riuscito bene anche se la presenza di botti gialli e verdi ben poteva rappresentare le insegne dell'attuale governo di estrema destra.
A questo punto vogliamo chiedere ma i fuochi quanto sono costati anche i termini di personale impiegato in attività di sicurezza per 17 minuti scarsi di spettacolo?
Vorremmo poi chiedere agli operatori economici e alle loro associazioni per quanto ancora vorranno sostenere la Giunta del nulla di centrodestra dopo aver sostenuto per anni il centrosinistra?Perche' non volgono l'attenzione al nostro progetto laico,civico ed ecologista?Sarebbe interessante ragionare insieme sulle priorità per la città a cominciare dall'abolizione della tassa di soggiorno o da un migliore utilizzo dei fondi introitati.
Infine alla Giunta comunale,invece di pensare a rimpasti,che fanno solo pensare a conglomerati cementizi,perche' non se ne va lasciando la città finalmente libera da rischi di cemento,spazzatura,inquinamento atmosferico ed acustico ,bitume sempre pronto a spandersi in città?
Danilo Bruno
sabato 28 luglio 2018
un modello di compostezza
Lucia Borgonzoni, sottosegretaria alla Cultura della Lega, nota solo per aver iniziato la sua attività a favore della cultura dichiarando di non aver aperto libro negli ultimi tre anni , adesso ha continuato la sua azione di governo e ha arricchito la lingua italiana con la sua scurrilità gridando in un comizio: «Conquistiamo la Regione e diamo un calcio in culo ai comunisti». Evidentemente legge solo "Libero".
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venerdì 27 luglio 2018
i Verdi denunciano la Raggi
(Foto di Il Fatto Quotidiano)
“Poco fa ho utilizzato il modulo online presente a questo link: https://ec.europa.eu/assets/sg/report-a-breach/complaints_it/ per denunciare la sindaca Raggi all’Unione Europea per la violazione della disposizione della Corte europea dei diritti dell’uomo, che aveva chiesto di sospendere fino al 27 luglio le espulsioni (evictions) programmate al Camping River.” Scrive sul suo blog (gianfrancomascia.it) Gianfranco Mascia, noto esponente delle proteste in piazza del Popolo Viola, che precisa:
“Questa mattina 150 agenti della Polizia locale, coordinati dal comandante Antonio Di Maggio hanno sgomberato il campo nomadi presente in via Tenuta Piccirilli disattendendo le disposizioni della Corte Europea. La Corte stava esaminando gli articoli 8 e 3 della convezione europea dei diritti dell’uomo che riguardano il rispetto della vita privata e familiare e il divieto di trattamenti inumani e degradanti.”
“La soluzione della denuncia online – prosegue Mascia – è uno strumento importante di democrazia diretta per reagire ai soprusi di questa maggioranza che sta governando la nostra città e che è pappa e ciccia con la Lega di Salvini, avendone assorbito per osmosi i toni beceri, xenofobi e intolleranti.”
“Invito tutti coloro che vogliono a fare altrettanto. Per questo nel post spiego per filo e per segno come fare la denuncia e spero che molti mi seguano.” Conclude.
Il post di Mascia: http://bit.ly/denuncia_raggi_UE
mercoledì 25 luglio 2018
martedì 24 luglio 2018
una carenza tragica per l'Università
Sulle risorse per l’Università, tutto come prima:
si riducono i finanziamenti strutturali
e cresce la quota premiale agli Atenei
Nella bozza di decreto sui criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università statali non c’è nessuna inversione di tendenza rispetto alle precedenti politiche sui finanziamenti alle università statali.si riducono i finanziamenti strutturali
e cresce la quota premiale agli Atenei
Il FFO complessivamente si colloca intorno ai 7,3 miliardi di euro. Cresce di circa 345 milioni rispetto allo scorso anno (+4,9%) solo perché contiene tra l’altro:
- 271 milioni di euro per il finanziamento dei cosiddetti “dipartimenti di eccellenza”;
- 50 milioni di euro a titolo di parziale compensazione del blocco degli scatti stipendiali dei docenti;
- 105 milioni di euro per compensare l’ampliamento della no tax area per le contribuzioni studentesche.
Quasi 3 miliardi (2,950) sono attribuiti sulla base dei finanziamenti dell’anno precedente (nel FFO 2017 erano più di 3,2 miliardi, con una diminuzione quindi di circa 260 milioni di euro, pari a quasi il 9% in meno per questa voce).
La quota ripartita secondo il criterio del cosiddetto “costo standard di formazione studente” aumenta invece da quasi 1,3 a quasi 1,4 miliardi di euro (circa 95 milioni di euro in più, +8% della voce), passando dal 28,6% al 31,9% della quota base.
Questo aumento sembra essere applicato con una contemporanea variazione dei parametri di calcolo che ne sbilancerebbero la ripartizione a favore dei grandi Atenei, favorendo quindi le realtà più forti e già premiate anche da altri indicatori relativi alla ricerca.
Continua quindi a crescere la percentuale delle risorse destinate alla cosiddetta premialità che raggiunge quasi un miliardo e 700 milioni di euro (158 milioni in più dello scorso anno, ben 11% in più nei fondi su questa voce, pari a circa il 24% delle risorse disponibili contro il 22% dello scorso anno), al netto dei dipartimenti di eccellenza (sommando i quali si raggiunge quasi il 30% delle risorse complessive).
Come lo scorso anno, questa premialità è distribuita utilizzando i risultati della Valutazione della qualità della ricerca (VQR 2011-2014), le politiche di reclutamento (VQR dei soggetti reclutati dalle Università), la cosiddetta “valorizzazione dell’autonomia responsabile” (risultati su due parametri individuati dai singoli atenei in relazione a ricerca, didattica e internazionalizzazione), con gli stessi pesi dello scorso anno (rispettivamente 60%, 20% e 20%).
Come sempre questa quota non è aggiuntiva, come continuiamo a ripetere dovrebbe essere, ma ritagliata dalla stessa e sempre più corta coperta. L’Italia infatti è uno dei pochi paesi a sviluppo avanzato, se non l’unico, che nel decennio successivo alla crisi ha tagliato il finanziamento di università e ricerca di più di un miliardo di euro. In questo quadro appaiono per ora tutte smentite le affermazioni sull’urgenza e la centralità degli investimenti in istruzione e ricerca.
Eppure tutti gli studi, a partire dall’ultimo rapporto SVIMEZ, mostrano come le Università statali in questi ultimi 10 anni abbiano perso risorse, organici, studenti e ridotto l’offerta formativa con l’unico incremento visibile che è quello della crescita del personale precario. Per non parlare del trattamento economico che vede il personale tecnico-amministrativo con la retribuzione più bassa di tutto il resto del pubblico impiego, i lettori/CEL pagati in maniera assurdamente diversa a seconda di dove si trovino a lavorare e i docenti, con retribuzioni iniziali al di sotto della media europea, che hanno visto anche cancellato il riconoscimento giuridico degli anni di blocco stipendiale e a cui i governi con una mano tolgono e con l’altra cercano, senza riuscirvi, di riparare.
Serve quindi un rilancio del sistema universitario pubblico, con una ripresa stabile dei finanziamenti e con un intervento normativo volto a superare le tante contraddizioni prodotte dalla legge 240/2010 e dai successivi interventi legislativi.
Serve superare la logica delle eccellenze e garantire qualità della didattica, sviluppo della ricerca e diritto allo studio in tutte le sedi e aree del Paese. È ora di superare l’utilizzo ripetuto e generalizzato della VQR come criterio di distribuzione dei fondi: sia per le contraddizioni e i problemi nei suoi risultati, sia per le disuguaglianze e le divergenze che questo sistema introduce tra gli Atenei. Come è proprio ora di una radicale rivisitazione dell’ANVUR e delle sue funzioni.
Serve superare la precarizzazione del personale, riconoscendo finalmente stabilità e prospettive per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Serve quindi un piano straordinario di stabilizzazioni e assunzioni (come da tempo proposto dalla FLC CGIL), garantire il recupero giuridico degli anni persi durante il blocco degli scatti per i docenti e ricercatori in ruolo e un rinnovo del CCNL che porti aumenti salariali in grado di recuperare maggiormente il potere di acquisto delle retribuzioni perso in questo decennio e che sancisca il diritto alla carriera e alla valorizzazione dell’anzianità professionale e la piena disponibilità alla contrattazione del fondo per il salario accessorio.
Serve un ulteriore e radicale ampliamento del diritto allo studio, estendendo la no tax area nei contributi universitari, con un apposito finanziamento che non faccia pesare le mancate entrate sui bilanci degli atenei. Come serve incrementare il fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio e adeguare l'importo delle borse concesse per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca.
Senza una inversione di tendenza sul finanziamento ordinario appare irrealizzabile qualsiasi progetto di rilancio del sistema nazionale universitario, accertato che, ormai da molti anni, in termini di risorse investite il nostro Paese si trova agli ultimissimi posti di qualsiasi raffronto a livello internazionale.
Non si può uscire dall’emergenza senza fermare il ricorso al lavoro precario, senza ripristinare gli organici falcidiati negli ultimi anni, senza riconoscere e valorizzate le professionalità del personale, senza investire seriamente nel diritto allo studio.
Non si può uscire dall’emergenza solo con le parole. Basta con i proclami che mai si traducono in fatti!
Cordialmente
FLC CGIL nazionale
parliamo con ARPAL
SULLA STRADA E LA VIA AURELIA IN NOME DEL POPOLO INQUINATO
I Verdi in queste ore ,facendosi interpreti del pensiero di forze civiche ed ecologiste, hanno chiesto con la seguente lettera ad ARPAL dati certi sul rilevamento della qualità dell’aria e del rumore nel tratto di Aurelia fra Savona e Albisola Superiore nonche’ l’avvio di una campagna di rilevamento mirata affinche’ il tema della circolazione del Levante savonese divenga un aspetto del miglioramento complessivo della qualità della vita e non solo un tema (pur importantissimo) della sicurezza stradale:
“
In questi giorni sono apparse nuovamente sui giornali locali del savonese articoli sulla situazione del collegamento stradale fra Savona e Albisola Superiore, che presenta numerose criticità sia sotto il profilo della sicurezza che sotto quello dell’inquinamento acustico e dell’aria.
Si chiedono conseguentemente notizie su eventuali rilevamenti della qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico nella zona compresa fra la rotatoria della Torretta di Savona e il casello autostradale di Albisola Superiore ed in particolare si chiede se non si ritenga urgente una campagna di monitoraggio nel medesimo tratto al fine di fornire elementi utili alle amministrazioni competenti per elaborare piani della circolazione stradale, che siano positivi per la collettività e soprattutto incentivino allo spostamento della circolazione dal mezzo privato all’utilizzo dei bus e della ferrovia.
In secondo luogo una simile campagna di rilevamento potrebbe anche servire per convincere ulteriormente i Comuni, la Regione e l’Autorità Portuale a spostare il traffico merci dalla gomma alla rotaia con indubbi benefici per la collettività.”
Noi Verdi crediamo infatti che vada rafforzato il sistema di trasporto pubblico e su rotaia (in questo secondo caso anche per il trasporto delle merci fuori dal porto di Savona utilizzando le risorse economiche nazionali già disponibili).
Riteniamo infine che i Comuni, la Regione e il governo di estrema destra potrebbero dare per una volta un segnale attento alle esigenze della collettività favorendo la mobilità pubblica in luogo di quella privata.
lunedì 23 luglio 2018
domenica 22 luglio 2018
ora arriva il "baciapile"
Il Governo del cambiamento sprigiona la sua capacità innovativa pescando in una inedita fucina di talenti. Spinge infatti il Parlamento a scegliere il nuovo giudice costituzionale. Si tratta di Luca Antonini, costituzionalista di fiducia di una innovativa e dinamica realtà sociale denominata Comunione e liberazione. Un uomo non a caso portato nelle istituzioni da un politico di rottura come Carlo Giovanardi, e poi scelto come responsabile del federalismo fiscale da un altro campione dell'innovazione in contanti a nome Giulio Tremonti. Al governo e al parlamentari tutti i complimenti e i sentiti ringraziamenti della redazione di Critica liberale.
vetriolo - 20 luglio 2018
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greenpeace per il mare
(Foto di Greenpeace)
Volontari di Greenpeace provenienti da tutta Italia, in questi giorni in provincia di Viterbo per una riunione nazionale, hanno installato la riproduzione di una balena sommersa da un mare di plastica usa e getta per denunciare simbolicamente l’impatto che questo materiale ha sugli ecosistemi marini. I volontari hanno inoltre aperto uno striscione con il messaggio “Il mare non è usa e getta”.
«Ogni minuto finisce in mare l’equivalente di un camion pieno di plastica, una situazione sempre più grave», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. «Le grandi aziende continuano a fare enormi profitti grazie alla crescente produzione di plastica monouso, pur essendo perfettamente a conoscenza del fatto che è impossibile riciclarla tutta. Per questo, insieme ad oltre un milione di persone che hanno aderito al nostro appello,chiediamo di ridurre drasticamente l’utilizzo di contenitori e imballaggi in plastica usa e getta».
Secondo quanto emerso da “Stessa spiaggia, stessa plastica”, indagine condotta tra maggio e giugno dall’organizzazione ambientalista raccogliendo rifiuti in sette spiagge italiane, circa l’80 percento degli imballaggi e contenitori in plastica catalogati è riconducibile a marchi come Coca Cola, San Benedetto, Ferrero, Nestlé, Haribo e Unilever.
nessuno tocchi Caino
NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS
La newsletter a cura di Nessuno Tocchi Caino
Questo servizio e' realizzato nell'ambito di un progetto sostenuto dall'Unione Europea. Le opinioni espresse in questa pubblicazione non riflettono necessariamente quelle della Commissione dell'Unione Europea.
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Anno 18 - n. 26 - 21-07-2018
Contenuti del numero:
1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : ARABIA SAUDITA: SETTE ESECUZIONI IN UN GIORNO
2. NEWS FLASH: THAILANDIA: CONDANNA CAPITALE CONFERMATA PER CITTADINO SPAGNOLO
3. NEWS FLASH: OHIO (USA): ROBERT VAN HOOK GIUSTIZIATO
4. NEWS FLASH: TEXAS (USA): CHRISTOPHER YOUNG GIUSTIZIATO
5. NEWS FLASH: IRAN: 80 FRUSTATE PER AVER BEVUTO ALCOL QUANDO ERA MINORENNE
6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
ARABIA SAUDITA: SETTE ESECUZIONI IN UN GIORNO
17 luglio 2018: L'Arabia Saudita ha giustiziato sette persone condannate per reati penali, tra cui cinque uomini per la rapina e omicidio di una guardia di magazzino pakistana, nella città occidentale di Jiddah.
Il ministero dell'Interno ha detto che i cinque uomini, due sauditi e tre cittadini del Ciad, hanno pugnalato e picchiato la guardia e rubato il suo cellulare come parte di una rapina al magazzino.
Non è chiaro quando abbiano commesso il crimine e come siano stati giustiziati, ma l'Arabia Saudita di solito esegue le condanne a morte con decapitazioni o col plotone di esecuzione.
Nella città settentrionale di Tabuk, un uomo libanese è stato giustiziato dopo essere stato condannato per contrabbando di droga e un uomo saudita è stato messo a morte dopo essere stato condannato per l'omicidio di un altro saudita, ha detto il Ministero.
Il Regno ha giustiziato 66 persone finora nel 2018. Nel 2017, 122 persone sono state giustiziate e 144 persone sono state messe a morte nel 2016.
(Fonti: Ap, 17/07/2018)
Per saperne di piu' :
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
THAILANDIA: CONDANNA CAPITALE CONFERMATA PER CITTADINO SPAGNOLO
13 luglio 2018: Una Corte d'appello ha confermato in Thailandia la condanna a morte di un cittadino spagnolo, Artur Segarra Princep, che è stato condannato per aver ucciso un connazionale, mutilando il suo corpo e gettando le parti nel fiume Chao Phraya nel gennaio 2016.
Princep, che sostiene di essere innocente, farà ora appello alla Corte Suprema.
Il giudice della Corte d'appello ha citato prove solide, tra cui riprese di telecamere di sicurezza, testimonianze, inclusi resoconti di una cameriera del condominio PG e della sua fidanzata thailandese, e risultati forensi su campioni di DNA raccolti da oggetti incriminanti, come il suo congelatore, che hanno sufficientemente convinto il giudice sulla colpevolezza del 39enne per la morte del connazionale spagnolo David Bernat, 41 anni.
Segarra è stato prelevato dalla prigione centrale di Bang Kwang, dove si trova da due anni e cinque mesi, e portato al tribunale penale di Ratchadapisek per ascoltare il verdetto della Corte d'Appello.
(Fonti: The Nation, 13/07/2018)
Per saperne di piu' :
OHIO (USA): ROBERT VAN HOOK GIUSTIZIATO
17 luglio 2018: Robert Van Hook, 58 anni, bianco, è stato giustiziato. Era stato condannato a morte nell’agosto 1985 con l’accusa di aver ucciso, il 18 febbraio 1985, David Self, 34 anni. Van Hook aveva confessato l’omicidio alla polizia, dicendo tra l’altro che già altre volte, a partire dai 15 anni di età, aveva accettato avances di omosessuali, per poi rapinarli. Al processo aveva sostenuto di essere stato momentaneamente infermo di mente. Il 18 aprile 2006 (vedi) la Corte d’Appello del 6° Circuito aveva annullato il verdetto di colpevolezza ritenendo che durante il processo non avrebbe dovuto essere utilizzata la sua confessione, ottenuta dalla polizia in assenza di un avvocato ma dopo che Van Hook ne aveva chiesto uno. Il 9 novembre 2009 la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva annullato l’annullamento. Van Hook diventa il 1° giustiziato di quest’anno in Ohio, il 56° da quando lo stato ha ripreso le esecuzioni nel 1999, il 14° dell’anno negli Usa, e il n°
1479 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.
(Fonti: The Marshall Project, 17/07/2018)
Per saperne di piu' :
TEXAS (USA): CHRISTOPHER YOUNG GIUSTIZIATO
17 luglio 2018: Christopher Young, 34 anni, nero, è stato giustiziato.
Era stato condannato il 7 febbraio 2006 con l’accusa di aver ucciso il 21 novembre 2004, nel corso di una rapina in un minimarket, Hasmukh "Hash" Patel, 53 anni.
Young era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza, e la sua linea di difesa era che quel giorno aveva bevuto molte birre e assunto cocaina.
Young diventa l’8° giustiziato di quest’anno in Texas, il 553° da quando il Texas ha ripreso le esecuzioni nel 1982, il 13° giustiziato di quest’anno in Texas, e il n° 1.478 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.
(Fonti: The Marshall Project, 17/07/2018)
Per saperne di piu' :
IRAN: 80 FRUSTATE PER AVER BEVUTO ALCOL QUANDO ERA MINORENNE
10 luglio 2018: La stampa iraniana ha pubblicato la fotografia di un uomo, menzionato con le iniziali M.R., che il 10 luglio è stato legato a un albero e frustato 80 volte sulla schiena da un altro uomo dal volto coperto, in una piazza di Kashmar, nella provincia di Razavi Khorasan.
Oltre 10 anni fa, M.R. aveva bevuto alcol e aveva 14 o 15 anni.
"Siamo di fronte a un sistema che legalizza la brutalità. Questo è un caso assolutamente sconvolgente", ha dichiarato Philip Luther, direttore delle ricerche sul Medio Oriente e l'Africa dal Nord di Amnesty International. "Il diffuso ricorso alle pene corporali, anche nei confronti di rei minorenni, dimostra il profondo disprezzo delle autorità iraniane verso i principi elementari di umanità. Vanno subito cancellate dalle leggi le amputazioni, gli accecamenti e le frustate", ha aggiunto Luther.
Secondo la Procura di Kashmar, M.R. aveva consumato alcolici durante una festa di matrimonio, nel corso della quale era scoppiata una rissa culminata con la morte di un invitato di 17 anni. I giudici della Procura hanno chiarito che M.R. non fu coinvolto nell'omicidio e che le frustate gli sono state inflitte solo per aver bevuto alcol.
I fatti risalgono al periodo compreso tra marzo 2006 e marzo 2007 (corrispondente, secondo il calendario iraniano, all'anno 1385). Poiché M.R. è nato nell'anno 1370, ossia tra marzo 1991 e marzo 1992, ne consegue che all'epoca del "reato" aveva 14 o 15 anni. La sentenza è stata emessa nell'anno 1386, dunque tra marzo 2007 e marzo 2008. Amnesty International non è a conoscenza dei motivi per cui la pena corporale sia stata eseguita con così tanto ritardo.
Nel 2018 le autorità iraniane hanno già inflitto ed eseguito pene corporali, tra cui l'amputazione della mano a un ladro. "L'uso di pene crudeli e inumane come le frustate, le amputazioni e gli accecamenti - ha commentato Luther - sono un gravissimo affronto alla dignità umana e violano il divieto assoluto di tortura e altri maltrattamenti previsto dal diritto internazionale. In quanto stato parte del Patto internazionale sui diritti civili e politici, l'Iran - ha aggiunto - è giuridicamente obbligato a vietare la tortura e gli altri trattamenti o pene crudeli, inumani e degradanti. Per questo, è del tutto inaccettabile che le autorità iraniane continuino ad autorizzare sanzioni del genere e a giustificarle in nome della protezione dei precetti religiosi", ha concluso Luther.
(Fonti: Repubblica, 12/07/2018)
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