lunedì 27 maggio 2019

rifugiati in Etiopia

In Etiopia ci sono circa 900.000         rifugiati – la seconda popolazione rifugiata più ampia in         Africa (Foto di Unicef)
Questa settimana la Goodwill Ambassador dell’UNICEF Priyanka Chopra Jonas ha effettuato una missione sul campo in Etiopia con l’UNICEF per incontrare i bambini rifugiati fuggiti  dai propri paesi a causa di conflitti e crisi umanitarie.
Durante la missione, Chopra Jonas ha incontrato bambini e giovani che vivono nel campo di rifugiati di Bambasi, dove si trovano circa 17.000 rifugiati provenienti principalmente dal Sudan, e nei campi di Hitsats e Adi-Harush, dove vivono 55.000 rifugiati dall’Eritrea.
“I bambini sradicati dalle loro case a causa della guerra e delle catastrofi subiscono i maggiori disagi nella loro vita”, ha detto Chopra Jonas. “Mancano di istruzione, assistenza sanitaria e stabilità, il che li rende estremamente vulnerabili alla violenza, agli abusi o allo sfruttamento”.
L’Etiopia ospita circa 900.000 rifugiati – la seconda popolazione rifugiata più ampia in Africa. La maggior parte è stata costretta a lasciare le proprie case in Somalia, Sud Sudan, Eritrea, Sudan e Yemen. Molti erano alla ricerca di pace o di una vita migliore, hanno dovuto affrontare pericoli e discriminazioni lungo il percorso.
Presso la scuola primaria per rifugiati a Bambasi, Chopra Jonas ha incontrato Zulfa Ata Ey, di 8 anni, uno dei 6.000 studenti iscritti alla scuola. Come in molte altre scuole per rifugiati in Etiopia, a Bambasi c’è una grave carenza di classi, insegnanti e libri di testo.
Sia a Hitsats sia a Adi-Harush i campi, le scuole, i centri sanitari e altri servizi essenziali sono integrati e sono utilizzati sia da etiopi che da rifugiati eritrei. Al campo di Adi-Harush Chopra Jonas ha visitato un centro per il monitoraggio nutrizionale gestito dal governo e il vicino ospedale MayTserbi, entrambi utili sia per i rifugiati sia per i membri delle comunità ospitanti. Lì i bambini hanno accesso a cure per la malnutrizione e le madri ricevono le cure mediche necessarie.
L’UNICEF chiede ai governi di difendere i rifugiati e i richiedenti asilo adottando politiche che affrontino le cause per cui i bambini vengono sradicati dalle loro case, aiutino i bambini ad andare a scuola e a stare in salute, tengano le famiglie unite e dare ai bambini uno status legale, pongano fine alla detenzione di bambini rifugiati, combattano la xenofobia e le discriminazioni, e proteggano i bambini sradicati da sfruttamento e violenza.
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Inviato da: "Maurizio Dott. Benazzi" <maurizio_benazzi@libero.it>

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