https://emergenzacultura.org/2019/08/28/mariangela-maritato-il-parco-di-sybaris-tra-i-piu-a-rischio-tra-i-siti-archeologici-europei/
sabato 31 agosto 2019
migranti e Grecia
(Foto di Oxfam Italia via Flickr.com)
Secondo l’UNICEF, il numero di bambini non accompagnati e separati rifugiati e migranti, che vivono nei pericolosi e sovraffollati centri di accoglienza e di identificazione delle isole greche e nelle strutture di detenzione in tutto il paese, supera oggi i 1.100 – il numero più alto dall’inizio del 2016. L’UNICEF esorta gli Stati membri dell’Europa a fare di più per proteggere questi bambini particolarmente vulnerabili.
“Lo scorso fine settimana un bambino ha perso la vita e altri due sono rimasti feriti in un violento incidente nel centro di accoglienza e identificazione di Moria. Quest’ultima tragedia ricorda con forza che la situazione nei centri di accoglienza in Grecia è a un punto di rottura”, ha dichiarato Afshan Khan, Direttore regionale dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia centrale e Coordinatrice speciale per la risposta dei rifugiati e dei migranti in Europa. “Continuiamo a fare appello alle autorità greche affinché trasferiscano i bambini in una sistemazione adeguata sulla terraferma, ma la Grecia non può sostenere da sola i bambini rifugiati e migranti. È vitale che i governi europei aumentino gli impegni per ricollocare i bambini rifugiati e migranti non accompagnati e separati, e accelerino i ricongiungimenti familiari per coloro che già hanno parenti in Europa”.
Per evidenziare ulteriormente la situazione, l’UNICEF ha lanciato un cortometraggio che documenta i sogni e la disperazione dei ragazzi che vivono nella “Sezione B”, un’area destinata a fornire una protezione specializzata per i bambini non accompagnati nel Centro di accoglienza e identificazione di Moria, sull’isola greca di Lesbo. Il film ritrae i bambini mentre raccontano gli orrori che li hanno fatti fuggire dalle loro case, i pericolosi viaggi intrapresi, le difficili condizioni del centro, le paure e le speranze che circondano il loro futuro incerto.
“Non ho potuto studiare perché non c’era sicurezza, la situazione mi ha costretto a lasciare il paese”, dice il sedicenne Morteza (nome cambiato per garantire protezione) dall’Afghanistan, uno dei quattro ragazzi presenti nel cortometraggio. “Penso che giorno dopo giorno abbiano perso la testa”, parlando di altri ragazzi della sezione B. “Per questo motivo, a volte si tagliano le mani. Non voglio essere così”.
Il cortometraggio mostra alcuni operatori che si dedicano alla cura e alla protezione dei bambini, eppure sono esausti e sopraffatti. I servizi sono sovraccarichi, e i bambini rimangono a rischio di violenza e abusi, con un accesso limitato alla scuola, all’assistenza sanitaria e al supporto psicosociale. I bambini rimangono spesso nella “sezione B” per un periodo superiore al massimo di 25 giorni previsto dalla legge greca, perché in Grecia sulla terra ferma tutte le sistemazioni adeguate sono già al completo.
Il centro di accoglienza di Moria è destinato ad accogliere 3.000 persone, ma attualmente ospita più di 8.700 persone, di cui 3.000 bambini. La “Sezione B”, compresa l’area adiacente, ha spazio per 160 bambini non accompagnati, ma ora ne ha più di 520.
Tra le azioni che i Governi europei e le istituzioni dell’UE dovrebbero intraprendere per proteggere i diritti dei bambini rifugiati e migranti, vi sono:
- Aumentare gli impegni a ricollocare i bambini non accompagnati e separati – in particolare quelli che si trovano in Grecia, Italia e Spagna.
- Accelerare i ricongiungimenti familiari per i bambini che hanno parenti che già vivono nel resto d’Europa.
- Aumentare urgentemente i fondi per sostenere e rafforzare gli impegni di risposta dei Paesi europei che accolgono il maggior numero di rifugiati e migranti.
Una volta che i bambini entrano in Europa, i governi dell’UE dovrebbero lavorare insieme per garantire che tutti i bambini rifugiati e migranti – accompagnati o meno – abbiano accesso ad una sistemazione sicura e adeguata, eliminando la detenzione come opzione. I bambini hanno bisogno di un accesso immediato ai servizi essenziali e in tutte le fasi del loro viaggio. Vanno garantiti allo stesso tempo rotte e percorsi legali sicuri. Alloggi specializzati, accoglienza, affidamento, tutela e altre misure sono necessarie per garantire che ogni bambino non accompagnato o separato realizzi il suo diritto di crescere in un ambiente adeguato.
Attualmente, ci sono più di 32.000 bambini rifugiati e migranti in Grecia, di cui più di 4.000 non accompagnati e separati. Negli ultimi tre anni, l’UNICEF ha sostenuto più di 60.000 bambini rifugiati e migranti e le loro famiglie in Grecia. Questo lavoro include la garanzia che i bambini abbiano accesso a servizi vitali di protezione dell’infanzia, compresi il sostegno psicosociale, l’assistenza sanitaria e l’istruzione. L’UNICEF collabora anche con il Ministero della Salute, fornendo 85.000 vaccini per proteggere i bambini rifugiati e migranti dalle malattie prevenibili.
VIDEO/CORTOMETRAGGIO: GRECIA, ISOLA DI LESBO, CENTRO DI MORIA (11′ e 45”)
una idea provocatoria sui rifiuti spezzini
La nostra provincia ha bisogno di
una strategia diversa per i rifiuti che vada oltre l'attuale sistema
e sconfigga la sciagurata idea del Biodigestore .
Lanciamo un referendum che
indichi la strategia da adottare , basta prendere le decisioni sulla
testa della popolazione
La polemica circa la presenza del
Biodigestore pur essendo in tempi di mare e di estate spensieratezza
ecc..va avanti anche sotto all'ombrellone.
Come abbiamo detto sin dall'inizio
senza mezzi termini , creando grande confusione mediatica l'attuale
classe dirigente della città e della provincia vuole andare avanti
nell'imporre l'ennesima scelta non condivisa in merito a decisioni
cruciali come lo smaltimento dei rifiuti e la così detta chiusura (
a loro dire) appunto dello stesso ciclo non prendendo atto che la
popolazione non intende subire l'ennesima imposizione .
In un dibattito monotematico , dicendo
sempre le stesse cose e non discostandosi mai ,
il centro destra ha continuato a parlare di Biodigestore , non nel
merito di eventuali problemi ( sovradimensionamento e possibile
inquinamento della falda acquifera ad esempio ) ma cercando di farlo
digerire addirittura con una una possibile collocazione anche altrove
. E' inutile spostare il problema per non
risolverlo , ovunque e comunque la scelta del Biodigestore non è
accolta positivamente dalla popolazione che dappertutto si è
costituita in comitati spontanei che pacificamente e democraticamente
esprimono un forte dissenso nel merito della scelta .
Nessuna forza politica ha pensato ad un
“piano B “ a una proposta alternativa ,
questo già la dice lunga nel merito del livello del
dibattito politico che vive la nostra provincia .
Non che noi di Europa Verde /I Verdi
ci riteniamo saccenti ma semplicemente cerchiamo di individuare una
via diversa , funzionale e concreta che scongiuri l'ennesima fonte
inquinante o comportante maggiori quantità di rifiuto ( è chiaro
come il sole che diventeremo la pattumiera di fatto del Tigullio e di
parte della Liguria) e l'ennesima violenza alla qualità
dell'ambiente e del vivere le nostre città . Non è spostando il
problema che il problema si risolve .
A questo punto Noi Verdi lanciamo la
proposta di “Rifiuti Zero “ strategia adottata con
successo per primo dal comune di Capannori (Lu) che ha di fatto
invertito con successo la strategia di raccolta e gestione dei
rifiuti . Questa prevede :
Separazione alla
fonte: organizzare la raccolta differenziata .
Fondamentale il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare
in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
Efficienza della raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%.
Compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.
Riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
Con conseguente riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.
E riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti.
Non più tariffe alle stelle per l'utenza ma una tariffazione puntuale : introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.
Previsto il recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.
Investire in un centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
Visto appunto che l'alternativa esiste
ed è reale concreta e funzionante noi di Europa Verde / I Verdi
lanciamo l'idea di un referendum popolare decisionale per capire
l'effettiva volontà della popolazione che non deve subire le
decisioni della politica ma deve collaborare con la stessa per il
miglioramento della qualità dell'ambiente e della vita di ciascun
cittadino . I cittadini devono tornare a decide e dargli voce
chiediamo che si esprimano .
Andrea Germi
Portavoce provinciale dei Verdi
segni antinucleari
(Foto di ONU)
Il 29 agosto, Giornata internazionale contro i test nucleari, il Kazakistan ha depositato il suo strumento di ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, diventando il 26° Stato firmatario a ratificarlo. Il Trattato entrerà in vigore al momento della cinquantesima ratifica.
Come ricorda una nota di ICAN, dal 1949 al 1989, circa 456 test nucleari sovietici – tra cui 116 test atmosferici – sono stati effettuati nel sito di Semipalatinsk in Kazakistan, con conseguenze devastanti a lungo termine per la salute umana e l’ambiente.
Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, il Kazakistan ha ereditato circa 1.400 testate nucleari, che ha poi smantellato, riconoscendo che il modo migliore per avere sicurezza è il disarmo.
La data del 29 agosto 2019 ha un significato particolare per il Kazakistan. Sono trascorsi 70 anni dal primo test nucleare sovietico nel sito di Semipalatinsk e 28 anni dalla chiusura formale di quel sito.
Lo staff internazionale della campagna ICAN si congratuola con il Kazakistan per la sua ratifica e ricorda i continui sforzi di Alimzhan Akhmetov, del Centro per la sicurezza e la politica internazionale in Kazakistan, per incoraggiare il governo kazako a compiere questo importante passo.
Un importante momento per l’aumento delle firme e ratifiche del trattato sarà quello della cerimonia ad alto livello che si terrà a New York il 26 settembre.
domenica 18 agosto 2019
sabato 17 agosto 2019
Riace in cammino
Car@,si sta lavorando per far ripartire Riace attraverso la Fondazione E' STATO IL VENTO, voluta da Mimmo Lucano e sottoscritta da Padre Alex Zanotelli, Chiara Sasso, Peppino Lavorato, Gianfranco Schiavone e altri amici storici di Riace tra cui anche io. Con quanto raccolto sinora è stato possibile organizzare le case per l'accoglienza solidale, acquistare la sede per Città Futura (l'associazione da cui tutto è partito e speriamo ripartirà), evitare il sequestro del frantoio e dare un po' di lavoro ai ragazzi che ora erano disoccupati. Stiamo preparando un resoconto più preciso che vi girerò appena pronto. Ringraziandovi tutti per il sostegno che ci avete dato e so continuerete a darci, vi chiedo di aiutarci a mantenere alta l'attenzione su Riace. Il processo a Mimmo riprenderà a settembre ma intanto il tempo passa...Vi invio un mio recente articolo che ho voluto scrivere per restituire alla gente del borgo (che alle elezioni comunali ha sostenuto la lista di Domenico Lucano) la dignità che merita:
Vi ringrazio ancora.Un abbraccioRoberta Ferruti
venerdì 16 agosto 2019
ata e Savona
MA SI POTREBBE CAPIRE QUALCOSA SU ATA?Nel silenzio feriale ferragostano si odono solo le parole del nuovo amministratore unico di ATA e dei suoi sostenitori nella Giunta di centrodestra savonese.Noi Verdi crediamo che egli debba essere messo in condizione di operare e vogliamo fornirgli puibblicamente ogni possibile collaborazione anche se alcuni primi passi ci hanno lasciato un pò perplessi,stando ovviamente a notizie di stampa.E' arrivato dichiarando i propri obiettivi: 70% differenziato e il 30% all'inceneritore senza sapere che l'inceneritore in Liguria non è previsto dalla pianificazione regionale a meno che non alluda alla creazione di combustibile secondario da rifiuti (CSS) da inviare poi al possibile impianto,che ENI vorrebbe posizionare nelle aree ex ACNA di Cengio per estrarre bio metano e/o bioetanolo dai rifiuti.Indi ha annunciato con l'assessore al bilancio che accetta i cassonetti con chip già prenotati dal comune e che il suo obiettivo è la tariffa puntuale ovvero ognuno paga in ragione dei propri consumi.Per noi Verdi sarebbe un obiettivo bellissimo e gli vorremmo dire di porre l'attenzione sulla raccolta in Belgio dove,ad esempio,la tassa sulla raccolta è stata abolita poiche' si paga un sovraprezzo sui sacchetti comprati ma vi è un controllo effettivo sul conferimento (a proposito i "controllori appostati dietro i cassonetti" quando entreranno in funzione e multeranno pure l'azienda viste le pietose condizioni cittadine???) ma come si può pensare di realizzarlo se non esiste un piano di raccolta, un piano di educazione ambientale per supportare la raccolta? Non si vede una minima idea di porta a porta,che si vuole affiancare ai cassonetti predetti e neppure un piano per l'attuazione concreta della tariffa puntuale?Nell'attesa vorremmo poi chiedere alla Giunta savonese: ma l'amministratore di ATA sa che si dovrà occupare di parcheggi? O gli stessi verranno ceduti a TPL in una logica concreta di mobilità? Ma l'amministratore di ATA sa che a breve raccolta e smaltimento passeranno ad una nuova azienda,di cui solo il 51% sarà di ATA e quindi il processo sarà praticamente privatizzato anche se poi tutto in un econdo tempo dovrebbe passare ad un soggetto unico provinciale?Ma qualcuno ha informato di ciò la Giunta comunale savonese in modo che finalmente faccia qualcosa di utile per la città ed eviti di farci annegare nel caos e nel cemento?Danilo Bruno
giovedì 15 agosto 2019
rilanciare le aree interne
PER RILANCIARE LE AREE INTERNE COMINCIAMO DALL'IGP PER IL MIELE
IL nostro impegno concreto : meno attività inquinanti che gravano sulla salute dei cittadini e più valorizzazione del territorio e attività di green economy
E' imprescindibile per noi Verdi pensare alla nostra Liguria del domani come ad una terra difesa e salvaguardata dall'inquinamento . Ormai i danni ambientali prodotti negli anni dalle varie attività che si sono insediate è un punto incontestabile ed è giunto il momento di pensare di cambiare drasticamente rotta.
Non si fa altro ad oggi che parlare di attività a rischio sanitario evitando volutamente il confronto con la cittadinanza e continuando come se niente fosse per la strada tracciata .Il centro destra ad ogni livello di governo altro non fa che non prendere atto di una sconfitta di linea politica per quanto riguarda lo sviluppo e la salvaguardia del territorio . Enel , Biodigestore , Masterplan Palmeria, Abolizione dei Parchi tutte proposte che hanno sollevato disapprovazione e costituzione di comitati spontanei di cittadini che grazie al consenso diffuso nella popolazione fanno chiaramente capire che questo governo regionale e locale non rappresenta la volontà popolare e sicuramente non pone in essere le basi per il prossimo futuro .
Persino si riesce a essere così sordi volutamente da non sentire la voce di coloro che vorrebbero continuare si chiaramente sulla via del turismo che ha portato e porta benefici a tutto l'indotto cittadino, strutture ricettive , attività ecc...ma anche chiedono a gran voce di non essere intossicati dalle emissioni delle grandi navi da crociera , questa classe politica non riesce a capire che il solo futuro possibile che possa coniugare le attività affinchè siano compatibili e sostenibili è l'elettrificazione delle banchine .
Noi Verdi abbiamo un'idea di sviluppo diversa , chiaramente potenziando e rilanciando e investendo sempre più nella promozione turistica , abbiamo intenzione di promuovere da subito una valorizzazione del territorio senza precedenti in modo da allargare i benefici del turismo , vera attività trainante della nostra economia locale a tutto il territorio , creando un vero giro di intercambio tra città , provincia ed entroterra , puntando tutto sulla nostra forza naturale nel vero senso della parola il territorio e i suoi prodotti ..
E' imprescindibile pensare ad una valorizzazione a 360 gradi portando i prodotti , i borghi i sentieri portandoli al centro dell'agire politico . Riconosciamo l'importanza del lavoro svolto dalla associazione dei produttori Bio che in questi anni hanno lavorato sul territorio per migliorare la qualità dei prodotti e l'attività dei parchi che hanno sempre attratto importanti fette di visitatori .
Per questo ad esempio avendo preso atto del fiorire di attività di apicoltura , già tristemente note alle cronache solo per morie di api in tutta Italia e problema di emergenza climatica vespa vellutina ecc...., vorremmo sin da subito presentare con altri soggetti che vorranno unirsi alla nostra proprosta un progetto di valorizzazione dell'entroterra ligure chiedendone esplicito riconoscimento nazionale con marchi di qualità ed indicazione territoriale .
Chiaramente la valorizzazione porterebbe ad esempio all'apertura di nuove attività , lotta al dissesto idrogeologico agevolando il recupero di terreni ad esempio con colture utili alle api e pensando appunto ad un inizio ove ci siano le condizioni per la valorizzazione dei prodotti e proporla un vero e proprio lavoro di ricerca e confronto con il territorio .
Per questo come Verdi /Europa Verde lavoreremo affinchè ad esempio per iniziare , la zona dell'alta Val di Vara Brugnato , Borghetto , Rocchetta di Vara Zignago e Calice al Cornoviglio abbia un riconoscimento qualitativo vista la salubrità dell'ambiente delle piante spontanee e la qualità dei prodotti melliferi proposti cercando di coinvolgere tutti i soggetti che vedono in questo e in progetti analoghi lo sviluppo della Liguria del domani .
Andrea Germi - Portavoce dei Verdi della Provincia di La Spezia
martedì 13 agosto 2019
lunedì 12 agosto 2019
dalle 20 i verdi in web
| ||||||
|
domenica 11 agosto 2019
aiutateci
| ||||||
|
solo i verdi chiedono notizie
1 ora fa
RUSSIA. EUROPA VERDE: GOVERNO ITALIANO CHIEDA NOTIZIE SU RADIOATTIVITA'
"Per i dirigenti privati e pubblici russi l'esperienza del passato sembra non contare nulla, ancora una volta, come accaduto a Chernobyl, la notizia di un incidente nucleare, che e' costato la vita a cinque dipendenti, viene diffusa con notevole ritardo. A questo punto vogliamo che il Governo italiano chieda ufficialmente a quello russo se sia vero che lo stesso ministero delle Emergenze russo abbia registrato un picco della radioattivita' superiore di '20 volte' ai dati normali". Lo scrivono in una nota Elena Grandi, co-portavoce dei Verdi e Angelo Bonelli, coordinatore dell'esecutivo dei Verdi ed esponenti di Europa Verde, che concludono: "Pretendiamo di sapere quali rischi ci siano per la popolazione europea e quali radionuclidi siano stati dispersi nell'aria. Chiediamo che l'Agenzia Europea sull'Ambiente si attivi immediatamente per chiedere tutte le informazioni necessarie per determinare se esista una minaccia per la salute umana a seguito dell'incidente nel test nucleare russo del poligono militare di Severodvinsk". (Comunicati/ Dire) 19:23 10-08-19 NNNN
"Per i dirigenti privati e pubblici russi l'esperienza del passato sembra non contare nulla, ancora una volta, come accaduto a Chernobyl, la notizia di un incidente nucleare, che e' costato la vita a cinque dipendenti, viene diffusa con notevole ritardo. A questo punto vogliamo che il Governo italiano chieda ufficialmente a quello russo se sia vero che lo stesso ministero delle Emergenze russo abbia registrato un picco della radioattivita' superiore di '20 volte' ai dati normali". Lo scrivono in una nota Elena Grandi, co-portavoce dei Verdi e Angelo Bonelli, coordinatore dell'esecutivo dei Verdi ed esponenti di Europa Verde, che concludono: "Pretendiamo di sapere quali rischi ci siano per la popolazione europea e quali radionuclidi siano stati dispersi nell'aria. Chiediamo che l'Agenzia Europea sull'Ambiente si attivi immediatamente per chiedere tutte le informazioni necessarie per determinare se esista una minaccia per la salute umana a seguito dell'incidente nel test nucleare russo del poligono militare di Severodvinsk". (Comunicati/ Dire) 19:23 10-08-19 NNNN
Iscriviti a:
Post (Atom)