martedì 30 ottobre 2018

parliamo di foreste



Da Patrizia Gentilini (ISDE) 
UNA BELLA NOTIZIA che sono felice di condividere con Voi: è nato il GRUPPO UNITARIO FORESTE ITALIANE (GUFI) aperto a tutti coloro che sono convinti che Alberi, Boschi, Foreste ed il verde in generale- anche nelle nostre città - sia fonte di benessere e di salute e che pertanto oggi più che mai tutto questo vada difeso, tutelato e mantenuto. GUFI è la libera e spontanea evoluzione di quell’ampio, trasversale movimento che si oppose all’approvazione del Testo Unico Forestale (TUF), che vide la mobilitazione di circa 45.000 cittadini su Change.org, centinaia di accademici ed associazioni.  A Rieti, il 6  aprile 2018, nel corso del Convegno  ”Biomasse Forestali ad uso energetico: aspetti ambientali, forestali, giuridici e sanitari”, dicemmo che quello non era un punto di arrivo, ma un punto di partenza per un impegno costante e capillare a difesa di boschi e foreste su tutto il territorio italiano. Abbiamo preso l’impegno e l’abbiamo mantenuto! L’adesione è del tutto gratuita e senza formalità alcuna, previa accettazione dei Principi fondanti e degli Obiettivi del GUFI, sotto elencati, comunicate la vostra adesione  a gufitalia@gmail.com
I Principi fondanti
1. Il bosco è un ecosistema ossia un sistema complesso dominato da alberi, la cui componente biotica è costituita da piante di varie specie, animali, funghi, batteri ed altri organismi.
2. Il bosco è comparso sulla Terra molte decine di milioni di anni prima dell’uomo. Perciò il bosco non ha bisogno dell’uomo per perpetuarsi, ma è la vita dell’uomo che dipende dal bosco. Per questo semplice motivo il bosco è soggetto di diritti.
3. Il bosco produce suolo e stabilizza i versanti. Il bosco garantisce la conservazione delle sorgenti e migliora la qualità degli ecosistemi acquatici. Il bosco assicura la qualità dell’aria. Il bosco costruisce il paesaggio.
4. Il bosco assicura benessere fisico e psichico all’uomo: il contatto regolare col bosco, soprattutto se non alterato dall’uomo, aumenta la resistenza alle malattie, accelera i processi di guarigione, implementa il benessere psicofisico e favorisce la nascita di nuovi neuroni nei cervelli anziani che riacquistano comportamenti giovanili contrastando diverse patologie degenerative.
5. Il bosco fornisce anche prodotti di interesse economico per l’uomo, ma il loro prelievo non deve alterare la struttura e la composizione naturale delle foreste.
Gli Obiettivi
1. Protezione e conservazione, con tutti mezzi possibili, dei boschi che, per le molteplici e fondamentali funzioni che svolgono, sono “beni strategici dello Stato”.
2. Poiché la funzione produttiva dei boschi non è quella prevalente, tutte le competenze in materia forestale devono afferire al Ministero dell’Ambiente e non più a quello dell’Agricoltura.
3. La selvicoltura e la gestione dei boschi devono avere carattere fondamentalmente conservativo con l’obiettivo di arrecare il minor danno possibile all’ecosistema forestale quando da esso si prelevano prodotti di interesse economico per l’uomo. Analogamente, il mantenimento delle radure deve essere dovuto a reali motivi paesaggistici, di allevamento tradizionale e conservazione della biodiversità e non di sfruttamento intensivo.
4. Il restauro dei boschi degradati e la riforestazione delle terre marginali devono essere obiettivi prioritari della Nazione.
5. Lo Stato deve progressivamente ricostituire il proprio Demanio Forestale. I Comuni devono obbligatoriamente destinare a bosco una porzione del proprio territorio. Vi devono essere ambiti forestali lasciati alla libera evoluzione verso gli equilibri naturali.

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