![]() | newsletter | 17 luglio 2019 | micromega.net |

Alcuni milioni di italiani piangeranno in modo sincero la perdita di Andrea Camilleri. Ma accanto al dolore autentico e grande, dovremo assistere anche al carosello delle ipocrisie.
A quanti lo hanno detestato innanzitutto come uomo e cittadino, e ora daranno la stura alle perifrasi, all’inzuccheramento dei veleni, alle acrobazie semantiche sugli specchi. A quanti poi, nella “repubblica delle lettere”, lo hanno considerato uno scrittore “di genere”, un “giallista”, non un grande scrittore tout court, i cui romanzi storici (e massime “Il re di Girgenti” che ho sempre considerato il suo capolavoro) non hanno nulla da invidiare a quelli di un De Roberto, anzi.
Andrea per me era prima di tutto un amico. Ma di questo, e delle nostre confidenze, e di quanto e come mi mancherà, non voglio parlare.
Andrea era per noi tutti un compagno, parola desueta che ha sempre amato, avendo rivendicato fino all’ultimo il suo essere comunista. Che, certamente, non aveva nulla a che fare, e da lunghissimo tempo, con il comunismo degli apparati, o dei residui ciarpami mini-partitocratici che ancora sequestrano quel nome. Per Andrea comunismo era una cosa assai semplice, ma inflessibile, e dunque grande: dalla parte degli sfruttati, degli ultimi, per realizzare nel mondo la più grande giustizia e libertà.
Su questa base non ha mai lesinato il suo impegno, pronto a spendere e rischiare la sua enorme popolarità per cause che andavano contro lo spirito dei tempi.
Su questa base non ha mai lesinato il suo impegno, pronto a spendere e rischiare la sua enorme popolarità per cause che andavano contro lo spirito dei tempi.
Perciò lo ricorderemo nel modo più semplice e autentico, mettendo a disposizione dei lettori che hanno amato Andrea grande scrittore e compagno tutti i suoi testi pubblicati sulla rivista. Un volume di MicroMega per tenere nei nostri scaffali, fisicamente, il ricordo e l’insegnamento dell’ultima grande figura di intellettuale impegnato che abbia avuto il nostro paese. E ripubblicando inoltre MicroMega 5/2018 (“Camilleri sono”), ricco delle testimonianze dei suoi editori, registi, sceneggiatori, attori, traduttori, produttori, studiosi.
(pfd’a)
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