Basta con i tabelloni dei voti scolasticiby JLC |
Aboliamo i tabelloni con i risultati scolastici:
basta con tragedie o insulse esultanze!
di Rete di Cooperazione educativa C'è speranza se accade @
e Movimento di Cooperazione educativa
Alla fine di ogni anno scolastico le scuole primarie e secondarie espongono i quadri degli esiti scolastici. La legge e il Garante per la privacy consentono di rendere noti i nomi e cognomi di tutti gli alunni, divisi per classe frequentata, e i voti conseguiti da ciascuno, materia per materia.
A pochi minuti dalla pubblicazione, successi e fallimenti sono già oggetto di animati passaparola tra le famiglie, condivisioni in rete, critiche, commenti, scherni. Senza avere il tempo di riflettere ed elaborare le informazioni, i ragazzi si ritrovano al centro di due grandi piazze. La prima è la piazza fisica, che comprende compagni di scuola e famigliari. La seconda è la piazza virtuale, spesso spietata e incapace di dimenticare: basta cercare con Google “tabelloni voti” ed ecco che appaiono, scuola per scuola, i risultati degli ultimi dieci anni.
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La competizione deve animare le imprese e le istituzioni. intanto penetra nella vita di ogni giorno. Nella scuola, ci dicono, va incoraggiata prima di tutto la meritocrazia. Non c'è tempo per le relazioni, non c'è spazio per le fragilità
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Oggi che il 31,9 per cento degli allievi iscritti alle scuole superiori italiane non completa il corso di studi (il 45 per cento di questi ragazzi resterà poi disoccupato) e che ogni anno 40mila studenti abbandonano la scuola tra la fine di un anno scolastico e l’inizio del successivo*, è indispensabile e urgente adottare strategie più efficaci per tutelare i minori nel corso della loro carriera scolastica. Il pensiero va soprattutto agli studenti che attraversano momenti di fragilità e incertezza ma anche ai più meritevoli che, anche a causa di questo rito della pubblicazione, sono spinti ad attribuire un’importanza eccessiva al voto numerico, a scapito della loro maturazione globale.
Lo studente è un individuo in divenire, il cui benessere fisico ed emotivo dipende fortemente dalla capacità della scuola di accoglierlo in un contesto protetto, rispettoso e non svalutante. A tale fine si chiede al Garante della privacy di vietare l’esposizione pubblica dei quadri finali degli esiti scolastici sia in forma cartacea che elettronica, perlomeno nelle classi intermedie del primo e secondo ciclo e, possibilmente, anche in quelle di fine ciclo e soggette a esami.
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Questa petizione sarà consegnata a: MIUR e Garante Privacy
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