Un po’ di tutto e di tutto un po’by JLC |
Ricordate il progetto Mense scolastiche, spreco zero, messo su dai maestri e dai bambini di una classe elementare di Asti? L'avventura virtuosa va avanti, ecco coma la raccontano i bambini e le bambine della 4c
di Giampiero Monaca*
Care signore e signori che ogni giorno preparate il cibo per nutrirci a mensa, siamo le bambine e i bambini della 4C della scuola primaria Rio Crosio di Asti. Negli anni ci siamo accorti che ciascuno di noi ha delle pietanze che gradisce maggiormente e ha bisogno di diverse quantità di cibo per soddisfare il suo appetito. Distribuendo la porzione intera a ogni bambino, si ha un grande avanzo a fine pasto e un grande spreco di cibo.
Con i nostri maestri abbiamo sperimentato un metodo per garantire ad ognuno un’adeguata porzione di cibo per varietà e quantità. Un po’ di tutto e di tutto un po’: ognuno mangia secondo il proprio bisogno e appetito, o la porzione intera o solo mezza porzione (quantità sotto alla quale non si può scendere). Con questo metodo, a fine pasto, non avanza praticamente nulla, mentre su altri tavoli è capitato di osservare montagne di cibo sprecato (fino a otto chili a classe!).
Ci siamo chiesti quale valore possa avere questo nostro impegno quotidiano che portiamo avanti da quattro anni. Sicuramente ha molta importanza per il vitello e il pollo che non vengono macellati inutilmente per essere buttati nella spazzatura. Crediamo che sia giusto avere a disposizione quello che ci serve e fa bene ma non il superfluo.
Sinora abbiamo soltanto evitato di sprecare il cibo che entra nei nostri piatti, lasciandolo invece nei cassoni della mensa, ma sappiamo che una gran quantità di cibo perfettamente commestibile che viene cucinato per noi, viene buttato nella spazzatura perché così dicono le leggi. Non ci sembra giusto e siamo pronti a fare la nostra parte per evitare questo terribile spreco.
Ci siamo domandati quale sia il nostro effettivo consumo di porzioni di cibo. Con i maestri abbiamo preparato un grafico che riporta giorno per giorno, le presenze a tavola e il numero reale di porzioni consumate dalla nostra classe sia per la prima che per la seconda portata. Abbiamo calcolato la media del numero di piatti risparmiati sui mesi da novembre 2015 a gennaio 2016: il risultato ottenuto è di sette porzioni non ritirate ogni giorno. Ci siamo informati presso i funzionari del servizio mense e abbiamo saputo che il costo del cibo fresco per ogni porzione ammonta a euro 1,80 (escluso il servizio, il piatto, le posate, il lavaggio, la preparazione delle tavole e la pulizia dei locali).
Ci chiediamo se il valore del cibo che non sprechiamo, possa essere convertito in un risparmio per le nostre famiglie o per sostenere le attività scolastiche di classe o anche per aiutare famiglie in difficoltà. Dato che non vogliamo rischiare di chiedere troppo abbiamo “arrotondato” il costo del cibo fresco a 1,50 che moltiplicato sei porzioni (anziché sette) per i duecento giorni di scuola all’anno fa: 1.800 euro. Ci ha colpiti moltissimo questa cifra e riempiti di orgoglio. Colpiti, perché non immaginavamo che in mensa si sprecasse così tanto cibo, proprio in un momento in cui tante delle nostre famiglie hanno problemi di lavoro e di reddito. Riempiti di orgoglio perché non pensavamo che il nostro impegno quotidiano potesse risultare così efficace: venticinque bambini che fanno attenzione al proprio appetito, che ascoltano il loro corpo e si alimentano con attenzione, a sazietà ed evitando gli sprechi, riescono a non buttare 1.800 euro nella spazzatura!
Vi chiediamo cortesemente di prendere in considerazione il nostro impegno e di discutere insieme a noi come impiegare questa somma. Noi vorremmo che fosse utilizzata in parte per aiutare famiglie in difficoltà e in parte per le attività della nostra classe oppure restituita ai nostri genitori. Noi ci impegniamo invece a continuare a fare attenzione alla quantità di cibo che desideriamo, e se siete d’accordo, anziché preparare per noi i ventiquattro/venticinque pasti quotidiani, potete inviarcene sei in meno ogni giorno; tranne quando c’è la pizza che quella la mangiamo tutti!
Vi ringraziamo per l’attenzione e speriamo di poter discutere presto con voi la soluzione a questo problema
I Bimbisvegli della 4C e i loro maestri
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