Smog a Firenze, stop agli sforamenti ma l’ordinanza-tampone arriva comunque
[28 dicembre 2015]
Nell’area di Firenze non sono stati registrati nuovi sforamenti dei limiti individuati per tracciare l’inquinamento dell’aria (e le emissioni di Pm10 in particolare), e dunque l’amministrazione comunale non è obbligata a produrre misure straordinarie per fronteggiare “l’emergenza smog”. Nonostante ciò, la salubrità dell’aria nell’area fiorentina non è certo delle migliori, e il sindaco Nardella annuncia comunque una prima ordinanza tampone.
Sarà vietato l’ingresso nelle aree ztl delle auto diesel euro 2 e 3, insieme alle motorizzazioni benzina euro 1, e al contempo gli impianti di riscaldamento in case e uffici non dovranno superare il limite dei 17 gradi di temperatura (e restare accesi per massimo 8 ore al giorno anziché le canoniche 12). Interventi che contribuiscono a smarcare il capoluogo toscano, pur inquinato, dalle più gravi performance in termini di qualità dell’aria riscontrate in altri grandi centri italiani. E non è un caso che oggi Legambiente, inanellando «dodici buone pratiche locali in tema di mobilità nuova, efficienza energetica e verde urbano in grado di ridurre l’inquinamento locale che tutti i sindaci potrebbero adottare in tempi brevi», inserisca Firenze nella virtuosa dozzina grazie alla sua tramvia.
«Parlare di mobilità sostenibile – spiega il Cigno verde – significa anche parlare di un trasporto competitivo, moderno, sicuro e efficiente che sappia rispondere alla nuova e crescente domanda di mobilità delle aree urbane. L’esempio arriva dalla linea tram che collega Firenze a Scandicci. Una linea lunga 7,4 km con 14 fermate, che a quattro anni dalla sua attivazione ha registrato oltre 13 milioni di viaggiatori all’anno con almeno il 25% dell’utenza che in passato viaggiava su auto privata. A partire dal giugno 2013 è stato ammesso il trasporto di biciclette seppur con alcune limitazioni. Firenze ha così dimostrato che investire sul trasporto ferroviario significa anche migliorare e rendere più vivibile la città».
Un meritato riconoscimento, ma per Firenze tutto è possibile oggi tranne che cullarsi negli allori per quanto riguarda la propria qualità dell’aria. La situazione contingente rimane critica, e anche lo storico mostra quanto rimanga da fare. Proprio Fausto Ferruzza, il presidente regionale di Legambiente, commentando l’ultimo e sempre attuale dossier “Mal’aria” di Legambiente mirato sulla realtà toscana sottolineava come «di fronte ad una situazione climatica così eccezionale, è difficile pensare a meriti particolari del sistema della pubblica amministrazione nel porre in essere contromisure concrete contro lo smog. In ogni caso, non è certo il momento di cullarsi sugli allori e anzi dobbiamo pretendere di più. Sulle politiche di sistema contro l’inquinamento, sulla mobilità sostenibile, sugli stili di vita di tutti noi».
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