martedì 31 maggio 2016
a proposito di Margonara a Savona
Non fa bene a nessuno voler sempre mettere zizzania e distrarre da quello che deve essere l'obiettivo finale, cioè salvare la Margonara. Noi Verdi ci presentammo alle comunali nel 2006 in una ampia coalizione, che ricalcava quella nazionale. Non riuscimmo ad entrare il Consiglio, dopo circa un anno rompemmo con Berruti, e da allora abbiamo sempre fatto una opposizione molto chiara dall'esterno che è approdata nel 2011 nell'alleanza con Noi per Savona, che non ci avrebbe accettato se non avessimo avuto un comportamento coerente. Fummo anche l'unico partito a batterci apertamente contro i parcheggi del seminario, quando tutti avevano paura di schierarsi contro il vescovo, quello stesso vescovo che oggi è indagato per speculazioni immobiliari e connivenze non proprio rispettabili. Eravamo consapevoli che quella battaglia ci avrebbe portato più danni che vantaggi dal punto di vista elettorale, ma la percorremmo lo stesso fino alla fine.Tornando alla Margonara, il pallino oggi è tutto nelle mani della Regione. Purtroppo non ci sono più Franco Zunino e Carlo Vasconi, che si sono battuti senza mai mollare. Vedremo se tra gli attuali consiglieri regionali ci sarà qualcuno che riuscirà a farsi ascoltare da Toti. Dall'esterno non possiamo fare altro che continuare con le iniziative come quelle che oggi sono in campo (petizione, FAI) e marcarli stretti ad ogni passaggio amministrativo per stanare errori e incongruenze. Sarà una battaglia dura, ma io sono moderatamente ottimista, più passa il tempo e più Gambardella potrebbe perdere interesse. Cerchiamo di essere positivi e di unire quello di buono c'è in ognuno di noi. Certi atteggiamenti portano solo alla sconfitta
Lia Giribone-co-protavoce regionale dei Verdi
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