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NESSUNO TOCCHI CAINO NEWS
La newsletter a cura di Nessuno Tocchi Caino
Questo servizio e' realizzato grazie ad un contributo della Regione Basilicata (www.regione.basilicata.it)
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Anno 16 - n. 25 - 28-05-2016
Contenuti del numero:
1. LA STORIA DELLA SETTIMANA : IRAN: ALTRI 22 PRIGIONIERI GIUSTIZIATI
2. NEWS FLASH: SINGAPORE: GIUSTIZIATO PER OMICIDIO IL CITTADINO MALESE KHO JABING
3. NEWS FLASH: IRAQ: 22 ESECUZIONI NELL’ULTIMO MESE
4. NEWS FLASH: INDONESIA: PRESIDENTE APPROVA LEGGE CON PENA DI MORTE PER GLI STUPRATORI DI BAMBINI
5. NEWS FLASH: SIRIA: 15ENNE GAY LAPIDATO DALL’ISIS
6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
IRAN: ALTRI 22 PRIGIONIERI GIUSTIZIATI
25 maggio 2016: almeno altri 22 detenuti sono stati messi a morte in Iran negli ultimi 10 giorni.
Il 16 maggio, un prigioniero è stato impiccato nel carcere Dastgerd di Isfahan, nell’Iran centrale. E’ stato identificato come Malek Salehi, di 35 anni.
Due detenuti sono stati impiccati per omicidio il 18 maggio nel Carcere Centrale di Urmia, hanno riportato l’agenzia di stampa HRANA e il Kurdistan Human Rights Network.
I due prigionieri impiccati sono stati identificati come “Dariush Farajzadeh" e "Ghafour Ghaderzadeh".
Il 20 maggio, cinque attivisti curdi per i diritti umani sono stati giustiziati in pubblico a Urmia, nel nord-ovest dell’Iran, hanno riportato funzionari e attivisti locali.
Naji Kiwan, Ali Kurdian, Haidar Ramini, Nadir Muhamadi e Ruhman Rashidi erano stati arrestati il 18 maggio con l’accusa di “cospirazione contro la Repubblica Islamica dell’Iran”.
Sono stati giustiziati in pubblico nel centro cittadino, con i loro familiari che sono stati costretti dalle autorità ad assistere alle esecuzioni.
“I giustiziati erano attivisti per i diritti umani che documentavano le violazioni da parte delle forze di sicurezza contro i civili nella città curda di Urmia”, ha dichiarato ad ARA News il membro del Partito Democratico del Kurdistan Dara Natiq.
“Giustiziando gli attivisti, il Governo iraniano cerca di impedire la denuncia delle violazioni dei diritti umani”, ha aggiunto.
Altri tre prigionieri sono stati impiccati il 24 maggio nel carcere Qezelhesar di Karaj, a nord-est della capitale iraniana Teheran, dopo aver trascorso gli ultimi quattro anni dietro le sbarre.
Uno dei tre giustiziati è stato identificato come Ruhollah Roshangar, che aveva moglie e due figli.
Il 25 maggio, 11 prigionieri, incluso uno che aveva 16 anni all’epoca del crimine, sono stati giustiziati nel carcere Gohardasht (Rajai-Shahr) di Karaj.
Il minorenne è stato identificato come Mehdi Rajai mentre altri otto giustiziati, di età compresa tra 22 e 25 anni, si chiamavano Mohsen Agha-Mohammadi, Asghar Azizi, Farhad Bakhshayesh, Iman Fatemi-Pour, Javad Khorsandi, Hossein Mohammadi, Masoud Raghadi e Khosrow Robat-Dasti.
(Fonti: NCRI, 18-25/05/2016; Iran Human Rights, 19/05/2016; ARA News, 21/05/2016)
Per saperne di piu' :
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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
SINGAPORE: GIUSTIZIATO PER OMICIDIO IL CITTADINO MALESE KHO JABING
20 maggio 2016: il cittadino malese Kho Jabing è stato giustiziato a Singapore alle 3.30 del pomeriggio, presso il Complesso Carcerario di Changi, dopo essere stato riconosciuto colpevole di omicidio.
"Jabing sta subendo la condanna a morte adesso…preghiamo che la sua anima sia serena e che Dio porti Jabing in paradiso”, ha postato su Facebook questo pomeriggio sua sorella Jumai Kho.
In mattinata la Corte d’Appello di Singapore aveva respinto un’ultima richiesta di sospendere l’esecuzione.
Recentemente Jumai aveva detto all’agenzia Bernama che il fratello sarebbe stato sepolto al Cimitero Islamico di Mile 1 a Miri, nello stato malese di Sarawak.
Il 32enne Jabing si era convertito in prigione dal Cristianesimo all’Islam, scegliendo Muhammad come proprio nome islamico.
L’Alta Commissione Malese sta ora collaborando con il governo del Sarawak per il rientro del corpo di Jabing.
(Fonti: Bernama, 20/05/2016)
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IRAQ: 22 ESECUZIONI NELL’ULTIMO MESE
23 maggio 2016: l'Iraq ha giustiziato nell’ultimo mese 22 persone che erano state condannate per terrorismo e altri crimini, ha annunciato il Ministro della Giustizia.
Il ministero "ha applicato la pena di morte nei confronti di 22 detenuti condannati per crimini e atti terroristici", è scritto nel comunicato del ministro della Giustizia Haidar al-Zamili.
Zamili ha aggiunto che con l'inizio delle operazioni irachene per riprendere la città di Fallujah dallo Stato Islamico (IS), "Confermiamo ... che il ministero sta continuando ad applicare la giusta punizione contro i terroristi".
Secondo Amnesty International, Baghdad ha giustiziato almeno 26 persone nel 2015.
L’Iraq ha condannato a morte circa 100 persone nei primi due mesi del 2016, il gruppo ha denunciato in un Rapporto di febbraio.
(Fonti: middleeasteye.net, 24/05/2016)
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INDONESIA: PRESIDENTE APPROVA LEGGE CON PENA DI MORTE PER GLI STUPRATORI DI BAMBINI
25 maggio 2016: il presidente indonesiano Joko Widodo ha approvato una legge che prevede la pena di morte come pena massima per gli stupratori di bambini, dopo che una serie di stupri di gruppo hanno sollevato indignazione nel Paese.
Citando la legge appena firmata, Widodo ha detto che i responsabili di abusi sessuali sui bambini, così come i violentatori seriali, potranno incorrere nella castrazione chimica e nell’applicazione di chip elettronici per seguire i loro movimenti.
“La violenza sessuale contro i bambini è un crimine di straordinaria gravità”, ha detto il Presidente nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel palazzo presidenziale. “Il provvedimento serve a superare questi crimini, che sono aumentati in modo significativo”.
Gli attivisti per i diritti hanno messo in guardia rispetto all’uso della pena capitale e della castrazione chimica.
“Nella maggioranza dei casi, l’autore dello stupro conosce la vittima e le punizioni sono così severe che potrebbero scoraggiare le vittime dal denunciare l’abuso”, ha dichiarato Andreas Harsono di Human Rights Watch. “Di per sé queste punizioni non assolvono alla necessità di proteggere i bambini attraverso uno stato sociale efficace”.
(Fonti: scmp.com, 25/05/2016)
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SIRIA: 15ENNE GAY LAPIDATO DALL’ISIS
23 maggio 2016: estremisti dell’ISIS hanno lapidato in Siria un 15enne gay.
All’esecuzione, avvenuta a Mayadin, nella provincia orientale di Deir ez-Zor, ha assistito una grande folla. Il ragazzo, Jamal Nassir al-Oujan, era stato arrestato dalla polizia islamica il 22 maggio e condannato alla lapidazione da un tribunale della sharia con l’accusa di omosessualità.
“Al-Oujan è stato brutalmente lapidato nel pomeriggio da miliziani dell’ISIS nella piazza Jaradiq di Mayadin”, ha riferito all’agenzia ARA un anonimo testimone oculare.
“Alcuni civili sono stati costretti a partecipare alla lapidazione”, ha aggiunto la fonte. “La brutale esecuzione ha sconvolto gli abitanti della città”.
(Fonti: gaystarnews.com, 25/05/2016)
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3. NEWS FLASH: IRAQ: 22 ESECUZIONI NELL’ULTIMO MESE
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IRAN: ALTRI 22 PRIGIONIERI GIUSTIZIATI
25 maggio 2016: almeno altri 22 detenuti sono stati messi a morte in Iran negli ultimi 10 giorni.
Il 16 maggio, un prigioniero è stato impiccato nel carcere Dastgerd di Isfahan, nell’Iran centrale. E’ stato identificato come Malek Salehi, di 35 anni.
Due detenuti sono stati impiccati per omicidio il 18 maggio nel Carcere Centrale di Urmia, hanno riportato l’agenzia di stampa HRANA e il Kurdistan Human Rights Network.
I due prigionieri impiccati sono stati identificati come “Dariush Farajzadeh" e "Ghafour Ghaderzadeh".
Il 20 maggio, cinque attivisti curdi per i diritti umani sono stati giustiziati in pubblico a Urmia, nel nord-ovest dell’Iran, hanno riportato funzionari e attivisti locali.
Naji Kiwan, Ali Kurdian, Haidar Ramini, Nadir Muhamadi e Ruhman Rashidi erano stati arrestati il 18 maggio con l’accusa di “cospirazione contro la Repubblica Islamica dell’Iran”.
Sono stati giustiziati in pubblico nel centro cittadino, con i loro familiari che sono stati costretti dalle autorità ad assistere alle esecuzioni.
“I giustiziati erano attivisti per i diritti umani che documentavano le violazioni da parte delle forze di sicurezza contro i civili nella città curda di Urmia”, ha dichiarato ad ARA News il membro del Partito Democratico del Kurdistan Dara Natiq.
“Giustiziando gli attivisti, il Governo iraniano cerca di impedire la denuncia delle violazioni dei diritti umani”, ha aggiunto.
Altri tre prigionieri sono stati impiccati il 24 maggio nel carcere Qezelhesar di Karaj, a nord-est della capitale iraniana Teheran, dopo aver trascorso gli ultimi quattro anni dietro le sbarre.
Uno dei tre giustiziati è stato identificato come Ruhollah Roshangar, che aveva moglie e due figli.
Il 25 maggio, 11 prigionieri, incluso uno che aveva 16 anni all’epoca del crimine, sono stati giustiziati nel carcere Gohardasht (Rajai-Shahr) di Karaj.
Il minorenne è stato identificato come Mehdi Rajai mentre altri otto giustiziati, di età compresa tra 22 e 25 anni, si chiamavano Mohsen Agha-Mohammadi, Asghar Azizi, Farhad Bakhshayesh, Iman Fatemi-Pour, Javad Khorsandi, Hossein Mohammadi, Masoud Raghadi e Khosrow Robat-Dasti.
(Fonti: NCRI, 18-25/05/2016; Iran Human Rights, 19/05/2016; ARA News, 21/05/2016)
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20 maggio 2016: il cittadino malese Kho Jabing è stato giustiziato a Singapore alle 3.30 del pomeriggio, presso il Complesso Carcerario di Changi, dopo essere stato riconosciuto colpevole di omicidio.
"Jabing sta subendo la condanna a morte adesso…preghiamo che la sua anima sia serena e che Dio porti Jabing in paradiso”, ha postato su Facebook questo pomeriggio sua sorella Jumai Kho.
In mattinata la Corte d’Appello di Singapore aveva respinto un’ultima richiesta di sospendere l’esecuzione.
Recentemente Jumai aveva detto all’agenzia Bernama che il fratello sarebbe stato sepolto al Cimitero Islamico di Mile 1 a Miri, nello stato malese di Sarawak.
Il 32enne Jabing si era convertito in prigione dal Cristianesimo all’Islam, scegliendo Muhammad come proprio nome islamico.
L’Alta Commissione Malese sta ora collaborando con il governo del Sarawak per il rientro del corpo di Jabing.
(Fonti: Bernama, 20/05/2016)
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IRAQ: 22 ESECUZIONI NELL’ULTIMO MESE
23 maggio 2016: l'Iraq ha giustiziato nell’ultimo mese 22 persone che erano state condannate per terrorismo e altri crimini, ha annunciato il Ministro della Giustizia.
Il ministero "ha applicato la pena di morte nei confronti di 22 detenuti condannati per crimini e atti terroristici", è scritto nel comunicato del ministro della Giustizia Haidar al-Zamili.
Zamili ha aggiunto che con l'inizio delle operazioni irachene per riprendere la città di Fallujah dallo Stato Islamico (IS), "Confermiamo ... che il ministero sta continuando ad applicare la giusta punizione contro i terroristi".
Secondo Amnesty International, Baghdad ha giustiziato almeno 26 persone nel 2015.
L’Iraq ha condannato a morte circa 100 persone nei primi due mesi del 2016, il gruppo ha denunciato in un Rapporto di febbraio.
(Fonti: middleeasteye.net, 24/05/2016)
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INDONESIA: PRESIDENTE APPROVA LEGGE CON PENA DI MORTE PER GLI STUPRATORI DI BAMBINI
25 maggio 2016: il presidente indonesiano Joko Widodo ha approvato una legge che prevede la pena di morte come pena massima per gli stupratori di bambini, dopo che una serie di stupri di gruppo hanno sollevato indignazione nel Paese.
Citando la legge appena firmata, Widodo ha detto che i responsabili di abusi sessuali sui bambini, così come i violentatori seriali, potranno incorrere nella castrazione chimica e nell’applicazione di chip elettronici per seguire i loro movimenti.
“La violenza sessuale contro i bambini è un crimine di straordinaria gravità”, ha detto il Presidente nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel palazzo presidenziale. “Il provvedimento serve a superare questi crimini, che sono aumentati in modo significativo”.
Gli attivisti per i diritti hanno messo in guardia rispetto all’uso della pena capitale e della castrazione chimica.
“Nella maggioranza dei casi, l’autore dello stupro conosce la vittima e le punizioni sono così severe che potrebbero scoraggiare le vittime dal denunciare l’abuso”, ha dichiarato Andreas Harsono di Human Rights Watch. “Di per sé queste punizioni non assolvono alla necessità di proteggere i bambini attraverso uno stato sociale efficace”.
(Fonti: scmp.com, 25/05/2016)
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SIRIA: 15ENNE GAY LAPIDATO DALL’ISIS
23 maggio 2016: estremisti dell’ISIS hanno lapidato in Siria un 15enne gay.
All’esecuzione, avvenuta a Mayadin, nella provincia orientale di Deir ez-Zor, ha assistito una grande folla. Il ragazzo, Jamal Nassir al-Oujan, era stato arrestato dalla polizia islamica il 22 maggio e condannato alla lapidazione da un tribunale della sharia con l’accusa di omosessualità.
“Al-Oujan è stato brutalmente lapidato nel pomeriggio da miliziani dell’ISIS nella piazza Jaradiq di Mayadin”, ha riferito all’agenzia ARA un anonimo testimone oculare.
“Alcuni civili sono stati costretti a partecipare alla lapidazione”, ha aggiunto la fonte. “La brutale esecuzione ha sconvolto gli abitanti della città”.
(Fonti: gaystarnews.com, 25/05/2016)
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