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di Maria Rita D'Orsogna*
"Watch out something big is about to happen and it will shock the whole world"
Si chiamano Niger Delta Avengers e sono un gruppo di disperati e di esaltati ribelli chehanno iniziato a fare esplodere oleodotti e condutture in Nigeria. I loro obiettivi sono l'Agip e la Shell. Per ora hanno fatto saltare le condutture di Nembe e di Bonny della Shell e di Brass dell'Agip nello stato del Bayelsa il giorno 28 maggio 2016. Hanno detto che continueranno con i loro atti di vandalismo finché le loro richieste non saranno soddisfatte. Nei loro comunicati su twitter dicono che hanno già fatto saltare altri oleodotti nel paese, di proprietà della Nigerian National Petroleum Corporation e che ora è il turno di Shell e di Agip.
La Chevron è stata già attaccata la scorsa settimana. Anzi, attacchi più o meno imponenti sull'infrastruttura petrolifera della Nigeria da parte di questi Avengers e da altri gruppi sconosciuti vanno avanti da settimane.
E quali sarebbero queste richieste? Cosa vogliono? Dicono che sono stanchi di contratti fra le loro terre e i petrolieri in cui si decide su oleodotti e su estrazioni senza l'input delle persone, e con pochi ritorni per i residenti. Dicono che vogliono essere loro artefici del loro destino e avere il controllo sulle risorse del paese. Hanno soldati, e sono arrabbiati anche contro il loro stesso governo che continua ad avvantaggiare i petrolieri e non la gente.
Per esempio, il giorno 11 maggio 2016 i sussidi sulla benzina sono stati eliminati, a causa del declino degli introiti e del crollo dei prezzi del petrolio, facendo raddoppiare i prezzi alla pompa e infuriando i residenti che hanno chiamato questo aumento "inumano".
I Niger Delta Avengers dicono che tutte le ditte straniere devono lasciare il sud della Nigeria, dove si produce la maggior parte del petrolio del paese, entro il 31 maggio 2016.
A causa di questi ripetuti attacchi la produzione di petrolio della Nigeria è calata da 2.2 milioni di barili al giorno a 1.4 milioni di barili, e alcune ditte straniere hanno già aumentato sicurezza e spostato personale non indispensabile.
La cosa sorprendente però è che nonostante la violenza e la paura, anche i leader di alcune comunità locali, spesso attivisti non violenti, appoggiano i Niger Delta Avengers perché sono d'accordo con loro che c'è bisogno di una maggiore e più equa ridistribuzione della ricchezza da petrolio, e che le trivelle hanno distrutto il loro habitat e le vite di migliaia di pescatori e contadini.
Non si sa chi finanzi questi Avenegers. Si sa solo che a causa loro la Nigeria è ora il secondo produttore di petrolio in Africa, e che adesso il principale trivellatore e' l'Angola.
Ovviamente la violenza è sempre da condannare, ma è questo il risultato di cinquant'anni di sfruttamento irresponsabile da parte di Chevron, Agip e Shell in Nigeria. A un certo punto scoppia.
Si raccoglie sempre quello che si semina.
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* Fisica e docente all’Università statale della California, cura diversi blog (come questo e un blog sul il fatto quotidiano). Maria Rita, consapevole dell’importanza dell’informazione indipendente, ha autorizzato con piacere Comune a pubblicare i suoi articoli |
lunedì 30 maggio 2016
la tragedia del Niger
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