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Il riconoscimento anche giuridico dell'autogestione dell'hotel Bauen di Buenos Aires è ad un passo: la camera dei deputati ha approvato l'esproprio dell'hotel a favore dei 130 soi della cooperativa che da tredici anni attuano con successo l'autogestione del Bauen. Se nei prossimi giorni anche il senato approverà il progetto di legge, la proprietà dello storico albergo sarà legalmente attribuita alla cooperativa. L'hotel Bauen è una delle oltre trecento imprese argentine che dalla crisi economica del 2001 a oggi, sono state recuperate e autogestite dai lavoratori. Il Bauen è stato costruito nel 1978, durante la dittatura e nell'ambito dei progetti per i Mondiali di calcio: questo grazie a ingenti prestiti da parte del Banco Nacional de Desarrollo, mai restituiti dai proprietari (la famiglia Iurkovich prima, la società Mercoteles poi). Nel 2001 viene dichiarato il fallimento e quindi il licenziamento del personale: ma i lavoratori non si arrendono e nel 2003 lo recuperano e iniziano l'autogestione, dando spazio sia iniziative solidarie e comunitarie che all'accoglienza dei turisti. I prossimi giorni potranno quindi segnare la vittoria definitiva di questa straordinaria esperienza
di Laura Vales
Se la settimana prossima il Senato converte in legge il progetto di esproprio dell'Hotel Bauen, che l'altro ieri [25 novembre] ha ricevuto l'approvazione preliminare dalla Camera dei Deputati, la Corte Nazionale incaricata della perizia dovrà fissare il valore dell'edificio di Callao 360, quale risarcimento del debito che il gruppo Iurkovich, vecchio proprietario dell'immobile, ha nei confronti dello Stato.
"La situazione dei lavoratori del Bauen sarebbe giuridicamente risolta", ha detto Federico Tonarelli nella hall dell'albergo, dove, pur senza rilassarsi del tutto, i membri della cooperativa festeggiano i voti che li hanno condotti ad un passo dall'esproprio dell'edificio.
Sono 130 lavoratori che hanno inautogestione l'hotel, chiuso nel 2001 e recuperato nel 2003, quando un piccolo gruppo di ex dipendenti ha deciso di riaprirlo. Nei tredici anni successivi, sono riusciti a realizzare un esempio di successo: il Bauen [inizialmente] si è sostenuto, in seguito è cresciuto ed ha patrocinato decine di altre esperienze. Tuttavia, a differenza di altre imprese recuperate,il conflitto per la proprietà dell'edificio non era mai stato risolto. Da settembre, la continuità della cooperativa era appesa ad un filo, da quando la giudice Paula Hualde ha emesso una sentenza di sgombero per trasferire l'edificio alla Mercoteles S.A.
La legge che stabilisce l'esproprio potrebbe cambiare tutta la logica della lotta per l'edificio. Succede che mentre il gruppo Iurkovich (proprietario della Mercoteles) lo rivendica per sé, i lavoratori ricordano che, a sua volta, il gruppo ha un debito verso lo Stato, riconosciuto con sentenza definitiva. L'hotel è stato costruito durante la dittatura con prestiti della Banca di stato, nell'ambito dei preparativi per i Mondiali [di calcio] del 78: ma questi crediti non sono stati restituiti.
Hugo Iurkovich, presidente della Mercoteles, ha avvertito che lo Stato "dovrà pagare un'espropriazione di 300 milioni di pesos" ed ha reputato il progetto di legge come un tentativo di "appropriazione indebita". In un'inserzione pubblicata su vari giornali, l'impresa ha assicurato che l'esproprio "si fonda su menzogne e false accuse respinte in tutti i gradi di giustizia, compresa la Corte Suprema".
I lavoratori hanno replicato che il gruppo Iurkovich "sostiene che l'edificio è suo, ma non dice che ha un debito milionario con lo Stato".
"L'ordine di sgombero è stato emesso nell'ambito della procedura del fallimento del Bauen, nella quale si è solo stabilito quale delle imprese ne era proprietaria. Nel momento in cui è stato determinato che era la Mercoteles, un tribunale ha ordinato lo sfratto della cooperativa per consegnare l'edificio. Noi proponiamo un'altra cosa: è stato provato che il gruppo Iurkovich ha debiti con lo Stato. L'esproprio è un modo di chiudere il cerchio e recuperare un debito di quasi 40 anni" ha rilevato Tonarelli.
"L'ordine di sgombero è stato emesso nell'ambito della procedura del fallimento del Bauen, nella quale si è solo stabilito quale delle imprese ne era proprietaria. Nel momento in cui è stato determinato che era la Mercoteles, un tribunale ha ordinato lo sfratto della cooperativa per consegnare l'edificio. Noi proponiamo un'altra cosa: è stato provato che il gruppo Iurkovich ha debiti con lo Stato. L'esproprio è un modo di chiudere il cerchio e recuperare un debito di quasi 40 anni" ha rilevato Tonarelli.
Il progetto votato alla Camera Bassa è stato redatto dal deputato Carlos Hellere (FPV ) [Frente para la Victoria], che ha raggruppato, sintetizzandoli, altri cinque progetti precedentemente presentati al Congresso. Oltre ai voti dei kirchneristi ha avuto il sostegno delle forze di sinistra e di centrosinistra, come il gruppo del FIT [Frente de Izquierda de los Trabajadores], quello di Unidad Popular presieduto da Claudio Lozano e quello di Victoria Donda, Libres del Sur.
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