Turismo invernale, Castellazzi (Verdi): “Serve collaborazione tra i Comuni del finalese e albergatori” foto
Più informazioni su
Finale Ligure. “Nel periodo invernale non si può sperare che gli alberghi rimangano aperti contando solamente sul turismo outdoor ed ha pienamente ragione il Vice-Presidente dell’Associazione Alberghi, Marco Marchese, a mettere in evidenza la necessità di un rilancio delle attività culturali-ricreative capaci di coinvolgere una più vasta clientela turistica”. A dirlo è Gabriello Castellazzi, portavoce dei Verdi del ponente savonese.
“La mancanza in Finale Ligure – prosegue – di una sala cinematografica moderna e di un teatro, capaci di ospitare ‘stagioni’ di alto livello, come avveniva qualche anno fa, penalizza di fatto anche i Comuni dell’entroterra ed è per questo che diventa necessario ampliare il discorso a tutta una serie di realtà che meritano rilancio e nuovi interventi. Infatti le potenzialità del comprensorio finalese sono notevoli, a partire dal patrimonio preistorico: il Museo Archeologico è un vero punto di forza e gli stessi albergatori, gli agriturismi, i B&B, dovrebbero consegnare ad ogni cliente in arrivo un biglietto per la sua visita quale punto di partenza per scoprire un territorio veramente unico”.
“Consideriamo le rarissime aperture della caverna della ‘Arene Candide’, che riscuotono sempre un enorme successo, e le aperture straordinarie dei castelli medievali che attraggono ogni volta un gran numero di appassionati. Se le visite venissero gestite con programmazione mensile, per tutto l’arco dell’anno, una maggior presenza di turisti sarebbe senz’altro garantita. Ampliando il ragionamento: tutti i Comuni del comprensorio hanno un loro patrimonio da valorizzare ed un esempio di sinergia è l’intesa tra il Museo Archeologico del Finale, le Grotte ‘Valdemino’ di Borgio Verezzi e le Grotte di Toirano. Certamente vi sono tante iniziative valide programmate dai singoli Comuni nel periodo invernale, ma se la presenza turistica rimane scarsa e ‘la tendenza generale è di chiusura degli alberghi’, come dichiarato dai responsabili del settore, diventa pur necessaria un’analisi sincera e la collaborazione di tutti”.
“Iniziando da Finale – continua Castellazzi – a che punto sono i lavori per la riapertura dei teatri Sivori e Aycardi? Quando verrà riaperta La ‘Sala del Mare’, con tutto il prezioso materiale storico della marineria finalese chiuso oggi nei magazzini? Il ‘Museo Piaggio’ con i modelli storici dei velivoli, frutto dell’ingegno e del lavoro delle maestranze finalesi, non deve essere trasferito a Villanova ma collocato a Finale. Quando verrà aperto il ‘Museo d’Arte Sacra’ necessario a far scoprire i tesori nascosti delle antiche tradizioni religiose (i preziosi paramenti in seta e gli arredi realizzati con l’argento delle cave di Rialto)?”.
E ancora: “Chi conosce il bellissimo ‘Museo dell’Apicoltura’ di Vezzi Portio (duemila eccezionali reperti provenienti da ogni angolo del mondo)?. Il Parco Archeologico e il Museo del Territorio di Orco Feglino? Il ‘Museo dell’Orologio’ di Tovo San Giacomo (testimonianza unica dell’arte orologiaia)?. I ‘Musei della Civiltà contadina’ di Calice e di Rialto (antiche tradizioni capaci di promuovere i prodotti agricoli dei giorni nostri)?. E l’elenco è ovviamente incompleto”.
“Se desideriamo veramente un turismo di qualità che dia lavoro ai nostri giovani per tutto l’arco dell’anno, nell’ambito di uno sviluppo eco-sostenibile, è necessario più che mai l’impegno unitario di tutti gli amministratori dei Comuni, della costa e dell’entroterra, insieme a tutti gli operatori turistici del nostro Finale”, conclude Castellazzi.
Nessun commento:
Posta un commento