COMUNICATO STAMPA
Con l’avviso di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi si è definita una procedura d’infrazione nei confronti della ditta ICOSE che aveva eseguito, in assenza di titoli abilitativi, l’installazione e il posizionamento di un serbatoio (silos alto 15 mt) per il contenimento di bitume e carburante (BTZ).
I consiglieri di minoranza appartenenti al gruppo “Progetto Altra Zuccarello”, che hanno manifestato a più riprese il loro impegno per la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente nel territorio di Zuccarello,plaudono a questo risultato che considerano anche loro.
La vicenda ha inizio in piena estate, in concomitanza con lo “scandalo” dello stoccaggio di bitume nel porto di Savona che, con le dovute proporzioni, sembrava riproporsi a Zuccarello.
Così, noi consiglieri di Progetto Altra Zuccarello, il 20 agosto, alla Conferenza dei Servizi “Referente”, eravamo presenti con il nostro Capogruppo.
Peccato che a quella conferenza non ha partecipato nessuno, NESSUNO, nemmeno i tecnici della ditta.
La cosa è apparsa subito anomala ma è diventata decisamente più grave quando, rivolta l’attenzione al sito, ci siamo accorti che l’oggetto (il silos), nuovo fiammante, era già posizionato, quindi, senza le dovute licenze e permessi!!
Il nostro interessamento alla vicenda ha radici anche nel disagio manifestato in questi anni da molti cittadini di Zuccarello, e non solo, che a causa dalla puzza derivante dalla lavorazione del bitume sono stati costretti a barricarsi in casa anche nelle giornate afose d’estate.
La vicenda, che ci piace ricordare come una vittoria, non appartiene ad una “parte” ma è la vittoria di tutti per la salute e la legalità.
Gruppo Consiliare “Progetto Altra Zuccarello”
Capogruppo Giuliano Ratti
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