domenica 31 agosto 2014

I VERDI FINALESI PER LA VAL PONCI

Via Julia Augusta, Val Ponci. I verdi savonesi: “Ponti romani in pericolo, segnaletica disastrata”

Val Ponci
Finale Ligure. Nel territorio della provincia di Savona si contano ancora dodici ponti di età romana che si trovano sul tracciato di una delle principali arterie stradali di età imperiale: la via Julia Augusta fatta costruire dall’imperatore Augusto nel 13 a.C.
Nel Comune di Quiliano, dopo venti secoli, sono ancora in uso due di questi antichi ponti, mentre di un terzo rimangono solo i resti. Tra Albenga e Alassio è possibile percorrere un lungo tratto della via imperiale che, pur non avendo ponti, ma altre importanti testimonianze, mostra il paesaggio suggestivo della costa e dell’isola Gallinara.
E’ utile ricordare che i romani, abili costruttori di strade e ponti, attraverso questa via attivavano commerci e raggiungevano con le loro legioni la Gallia e la penisola iberica. In sostanza, sotto il profilo dell’eredità storico-romana, Savona è una provincia fortunata.
“Ma tutto questo patrimonio è conservato nel modo dovuto? – si domanda Gabriello Castellazzi, portavoce dei Verdi savonesi -. Si ripete da anni come il turismo culturale sia strategicamente importante, ma nei fatti la realtà è ben diversa per quanto riguarda Val Ponci a Finale Ligure”
“Nino Lamboglia – prosegue -, padre riconosciuto dell’archeologia, scriveva: ‘lungo la Via Julia Augusta, in Val Ponci di Finale, vi sono conservati i cinque ponti romani che costituiscono la più importante e monumentale testimonianza della viabilità romana in tutta la Liguria’. I Verdi savonesi denunciano come, nonostante le ripetute segnalazioni fatte in passato, la val Ponci mostri preoccupanti segni di degrado e la segnaletica sia vistosamente deteriorata, indegna di una meta turistica di assoluto rilievo”.
“I lavori effettuati in passato – sottolinea Castellazzi -, con l’utilizzo di finanziamenti regionali, sono già in parte da rifare. Nel 2006 la Regione Liguria mise a disposizione del Comune di Finale ben 250 mila Euro per il recupero di Val Ponci, ma incredibilmente, dopo otto anni pare che il finanziamento non sia ancora stato utilizzato per intero. Già nel 2011 la dott.ssa Francesca Bulgarelli, della Soprintendenza ai Beni Archeologici, metteva in evidenza la situazione critica della valle”.
“Il fatto importante, che mobilita oggi i Verdi savonesi, è la presenza di vegetazione invasiva sui monumenti secolari con sviluppo di radici tra gli antichi ‘conci’ di ‘pietra di Finale’. Queste radici, nel trovare un loro spazio, provocheranno in breve tempo un dissesto dei muri. Se non verranno effettuati rapidi interventi – conclude – si correrà il rischio di veder danneggiato, in modo irreversibile, quel patrimonio storico-culturale che caratterizza il nostro territorio e che dovrebbe inoltre consentire il rilancio di quel turismo ‘quattro stagioni’ necessario alla nostra economia”.

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