"Strategia rifiuti zero: la Liguria è arretrata", Rossano Ercolini lancia l'allarme
Il vincitore 2013 del Goldman Environmental Prize, che ha incontrato Barack Obama, racconta la storia di Capannori e della lotta ordinaria di un uomo per la salvaguardia dell'ambiente e della salute
“La mia storia è quella di una comunità che sconfigge due inceneritori in provincia di Lucca, in particolare a Capannori e che fa entrare in Italia questa battaglia che diventa vittoriosa, la strategia internazionale “Rifiuti zero”. Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe, ha presentato domenica a Finale Ligure il suo ultimo libro “Non bruciamo il futuro”.
Maestro elementare toscano, nel 2013 ha vinto il Goldman Environmental Prize, prestigioso premio ambientale internazionale che viene assegnato annualmente agli attivisti ambientali di base e ha avuto così l’occasione di incontrare il presidente degli USA Barack Obama.
“La mia è la storia di una persona ordinaria, sottolinea Ercolini, che, come ha detto la giuria quando mi ha assegnato il premio, ha fatto cose straordinarie sul piano della promozione e della cittadinanza viva”.
La campagna “Zero Waste” si propone di riprogettare il ciclo dei rifiuti, che vengono considerati non come scarti, ma come risorse da riutilizzare come materie prime, in contrapposizione all’incenerimento e alla discarica, con l’obbiettivo finale di ridurre la quantità dei rifiuti da smaltire.
“In Liguria c’è molto da fare, spiega Ercolini, la politica della differenziazione dei rifiuti è antiquata. Se facciamo il confronto con altre regioni settentrionali, la posizione arretrata della Liguria è davvero pesante, ma anche se confrontata con le regioni del centro Italia e del Sud. Bisogna che le buone pratiche partano il prima possibile in Liguria, che i sindaci, gli amministratori, meglio ancora la Regione si facciano promotori in prima persona del cambiamento ed accorcino i tempi per un progetto che tenda verso rifiuti zero. L’obiettivo deve essere massimizzare, recuperare e promuovere il riuso e la riparazione, la prevenzione della produzione del rifiuto è ancora più importante del positivo riciclo derivante dalla raccolta differenziata”
Buone pratiche che devono partire prima dalle amministrazioni e poi da cittadini, che purtroppo, come sottolinea Ercolini:”Spesso sono disponibili, ma bussano alla porte di palazzi comunale che non si aprono. La Regione Liguria, a dispetto del patrimonio paesaggistico e storico meraviglioso che ha, vive questa contraddizione e perde tempo nell’applicazione delle buone pratiche”.
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