domenica 10 agosto 2014

alassio..uno zelo sospetto

Alassio. La sezione di Alassio di Italia Nostra, la sezione savonese del Wwf e la delegazione Albenga-Alassio del Fai intervengono sulla questione delle presunte violazioni catastali a Villa Pergola, a tre giorni dall’apertura dell’indagine.
“Apprendiamo che giovedì mattina è avvenuto un sopralluogo alla Villa Pergola di Alassio – dichiarano -, storica abitazione degli Hanbury. Naturalmente non entriamo nel merito delle decisioni che hanno portato a tale intervento, ma ci preme sottolineare alcuni punti”.
“Le nostre associazioni – dicono – hanno seguito da vicino, con la Soprintendenza, le vicende di questa preziosa dimora di fine ’800 e del suo parco, che, dopo aver visto la raffinata vita degli inglesi, avevano vissuto anni di declino e cattiva manutenzione, fino ad arrivare alla vendita all’asta. Il destino della villa sarebbe stato quello di finire nelle mani di lottizzatori che volevano fare una succulenta speculazione, devastando questo bellissimo polmone verde alle spalle del paese, con la prospettiva di costruire una strada e delle abitazioni”.
“L’acquisto da parte di una cordata – proseguono Italia Nostra, Wwf e Fai -, con in testa Antonio Ricci, ha sottratto a questa devastante eventualità la villa e il parco che, con impegno filologico, sono stati riportati agli antichi splendori. Recuperate o ripiantumate le antiche piante e fiori con la cura del famoso paesaggista Paolo Pejrone, ricostruiti i muri a secco, i pergolati, gli agrumeti, le fontane e molto altro. Naturalmente un simile impegno si è tradotto in una particolare attività di ricezione che tuttora dona lustro alla cittadina. Per capire la filosofia di questo restauro è importante sapere che tale struttura è aperta settimanalmente alle visite guidate per il pubblico”.
“Sarebbe davvero auspicabile – sottolineano – il ripetersi di interventi simili per recuperare altri luoghi di pregio come per esempio Punta Murena, gioiello scampato al pericolo di speculazioni”.
“Viene spontaneo osservare – concludono – che tale zelo ispettivo, in piena stagione, non è stato applicato agli scavi che martorizzano la collina, né alle costruzioni, verande, insegne, abusi, permessi vari sul litorale che deturpano il paesaggio”.

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