Il turismo che non deve crollare
03 agosto 2014
L’annata 2014, da un punto di vista vendemmiale, si prospetta terribile o bellissima a seconda di quanto succederà da ora in avanti: mettiamo già da parte l’idea di avere grandi bianchi al centro sud, più facile sperare, con una ripresa del bel tempo , in grandi rossi: altrimenti sarà come il 2002, annata terribile e da dimenticare. E’ il tempo che comanda, e non possiamo farci niente: anche per i turisti la stagione è importante: si può e si deve visitare l’Italia anche con il brutto tempo, e qui casca l’asino. Ovvero, il sole aiuta a sopportare tutto, i disservizi, il traffico, la maleducazione: come cala il sole, quello che sembra un paradiso terrestre diventa una bolgia dantesca Inutile generalizzare, non è così in tutto il Belpaese, meno male che il turismo straniero aumenta, considerando la flessione di quello interno, ma se non cambia qualcosa, saremo destinati ancora una volta ad una regressione degli arrivi. Ma una legge che permettesse ai ristoratori di rispettare regole meno difficili da rispettare? I bar e i ristoranti sono gli esercizi sottoposti al maggior numero di controlli: semplificare ma essere intransigenti sul rispetto delle regole?Allo stesso tempo, non sarebbe male avere una maggiore cura e comprensione del cliente Ma l’offerta ristorativa, spesso, viene valorizzata dal cliente stesso, il quale nulla può sull’offerta culturale: Cosa impedisce all’Italia di prendere ad esempio quello che succede in stati come la Francia per valorizzare il proprio patrimonio artistico? E ricordiamoci che, con il maltempo, sarà sempre più importante essere efficienti ed in grado di soddisfare i bisogni di chi, volendo comunque godersi la vacanza, trova nella sponda culturale un diversivo che può diventare il valore aggiunto del soggiorno da noi. Ma i nostri politici devono pensare ad altro, già.. Credits innovando.it
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