venerdì 1 agosto 2014

PALE EOLICHE ALLE ROCCHE BIANCHE:I DUBBI DEI VERDI

Quiliano, pale eoliche in località Rocche Bianche. Verdi in accordo con il Wwf: “È il sito sbagliato”

Parco Eolico Erli
Quiliano. In relazione alla volontà di realizzare l’impianto di un nuovo parco eolico in località Rocche Bianche, nel Comune di Quiliano, con quattro enormi pale a poche decine di metri dal SIC ‘Rocca dei Corvi’, totalmente all’interno di un’area protetta provinciale, riaffermiamo l’assoluta necessità dello sviluppo delle fonti di energia alternativa (il potenziamento degli impianti fotovoltaici e dei parchi eolici) e riteniamo comunque assolutamente necessario collocare tali impianti in aree che non possano pregiudicare l’ambiente, la salute dei cittadini e i valori paesaggistici”. Lo dichiara Gabriello Castellazzi (nella foto), portavoce dei Verdi savonesi.
“Nessuno – prosegue – si azzarderebbe a coprire con pannelli fotovoltaici un edificio di interesse storico e, per quanto riguarda il parco eolico delle Rocche Bianche, condividiamo pienamente tutte le osservazioni puntuali, già presentate alla Regione Liguria dal WWF, per un impianto che si vuol collocare nel posto sbagliato”.
“La viabilità dell’area, dal punto di vista strutturale – spiega -, non è assolutamente idonea per realizzare un parco eolico di queste dimensioni, con enormi sbancamenti in area boschiva per realizzare strade di accesso. L’impianto, tra l’altro, è previsto a breve distanza da un elettrodotto ad alta tensione e non vi sono le distanze di sicurezza in caso di caduta o possibile rottura accidentale degli elementi rotanti”.
“Come si rileva chiaramente dal progetto – sottolinea Castellazzi – l’impianto ricade totalmente in un ambito naturale e paesaggistico tutelato da diverse normative italiane ed europee. L’area boscata che verrebbe compromessa è già stata alterata in passato dal passaggio del fuoco, dalla realizzazione del metanodotto, ed è in faticosa ripresa vegetativa”.
“L’impianto – afferma – provocherebbe un inevitabile inquinamento acustico per alcune abitazioni che si trovano a circa 450 metri dai rumorosi rotori e per l’abitato di località Terni che si trova a soli 600 metri lineari: distanze che non corrispondono ai parametri di tutela della salute indicati dalle Linee Guida Regionali. Gli studi, infine, indicano che la ventosità dell’area non è idonea ad ospitare in modo produttivo questo tipo di impianti”.
“E’ dimostrato che l’impianto andrà ad incidere negativamente, in modo pesante, sugli insediamenti esistenti, su habitat animali e vegetali, sulla biodiversità e sul paesaggio, senza una dimostrazione convincente della sua reale produttività. In conclusione – dice il portavoce dei Verdi, si deve individuare un altro luogo idoneo per questo tipo di impianti che, pur necessari, devono, come avviene nel resto d’Europa, portare vantaggi e non danni”.

Nessun commento:

Posta un commento