Matteo Renzi, fiducioso sulla crescita e occupazione. Messaggio alla minoranza: "Al Senato ho i numeri, avanti determinati"
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Il Governo ha i numeri per andare avanti “più convinti di prima”, per cui “non siamo preoccupati” per i “messaggi politici” della minoranza Pd. Lo afferma nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
LA MINORANZA PD. "Abbiamo un patto con gli italiani, andiamo avanti più determinati di prima" afferma Renzi, commentando lo scivolone di ieri al Senato sulla riforma della Rai. "Era un messaggio politico che non ci preoccupa più di tanto, noi andiamo avanti" ripete Renzi. "Una parte del Pd ha voluto approfittare di molte assenze per mandare un messaggio. Il nostro obiettivo non e' quello di dare messaggi, ma di cambiare il paese. Ognuno si assume le proprie responsabilita'. Credo che le polemiche del Pd andrebbero gestite all'interno del partito. In ogni caso. pero' i numeri ci sono lo stesso, sia alla Camera che al Senato, e noi non siamo preoccupati". Il premier fa notare che questo "è un metodo che non mi appartiene, non facevamo così noi quando eravamo minoranza, ma non mi fanno paura. Poi è normale che su singoli emendamenti si possa andare sotto in Parlamento”. Per il premier l’incidente al Senato sul nodo del canone Rai “non ha pregiudicato il percorso” della riforma e “vedremo alla Camera se e come correggere quel passaggio". La proposta di presidente e dg della Rai che il governo presenterà il 5 agosto "saranno ispirate da due criteri: autorevolezza e competenza”. Il modello è “quello della assoluta indipendenza" del servizio pubblico dalla politica, "il modello Bbc".
IL CASO AZZOLLINI. "Io non ho letto le carte, questa non è un'operazione su cui si vota di partito o non di partito, qui si vota guardando le carte. E chi ha letto le carte ha ritenuto in larga maggioranza di votare contro l'ipotesi di arresto. Lo considero un segno di maturità" spiega il premier, commentando la recente decisione del Senato su Antonio Azzollini. "Noi non siamo dei passacarte della Procura di Trani - ha aggiunto - il Parlamento della Repubblica non è un passacarte della Procura di Trani". Il Pd, prosegue Renzi, "è quel partito che quando si è trattato di mandare ai domiciliari o addirittura in carcere un proprio deputato lo ha fatto, perché si riteneva che non vi fosse il fumus persecutionis. La posizione della Giunta è stata di un tipo, quando il capogruppo ha visto le carte ha detto vi lascio libertà di coscienza perché anch'io sono convinto che questa sia una vicenda molto complicata e su cui il fumus persecutionis potrebbe essere".
IL LAVORO STENTA. “Il Jobs act ha stimolato l’occupazione e ha consentito di tornare al segno più” spiega il premier, facendo notare tuttavia che “l’occupazione è sempre l’ultima cosa a ripartire” dopo un periodo di crisi, preceduta da produzione industriale, consumi e Pil. E i dati sull’industria “lasciano sperare in un Pil positivo anche nel secondo trimestre”. Il quadro è “ancora molto lontano da quello che vorremmo, ma la direzione è giusta”. Per quanto riguarda il lavoro, nel giorno in cui l’Istat segnala la disoccupazione in crescita a giugno, con dati record per quella giovanile, Renzi spiega che i dati sono “timidi, ma incoraggianti” e segnala che “crescono sia gli occupati che i disoccupati, perché gli inattivi, che erano sfiduciati o rassegnati, tornano a crederci e stanno tornando a cercare lavoro. Anche questo è un indice di piccola ripartenza”.
ELOGIO DEI MANAGER PUBBLICI. Altro segnale positivo, secondo Matteo Renzi, arriva dalle principali aziende a controllo pubblico: Eni, Enel, Finmeccanica e Poste. Renzi ha rivelato di aver fatto il punto della situazione la scorsa settimana con l’a.d. di Eni, Claudio Descalzi, che gli ha illustrato una “semestrale oggettivamente molto molto positiva” a dimostrazione della “ottima salute dell’azienda nonostante il calo del petrolio”, e con l’a.d. di Enel, Francesco Starace, che ha presentato “dati incoraggianti”, anche “sulle rinnovabili”. Giudizio positivo sul lavoro al vertice di Finmeccanica di Mauro Moretti, che “sarà con me in Giappone” nella visita dal 2 al 4 agosto, e su quello di Francesco Caio, a.d. di Poste Italiane, ricevuto ieri a Palazzo Chigi, anche per “l’operazione di vera e propria spending review” con la modifica del servizio universale postale che ha portato a un risparmio di 100 milioni nelle tasche dei contribuenti. “Hanno fatto un grandissimo lavoro, li ringrazio” ha chiosato Renzi.
IL PROBLEMA FIUMICINO. “Ho parlato con Giovanni Castellucci”, a.d. di Atlantia, per la questione di Roma Fiumicino, che nonostante i diversi problemi degli ultimi mesi “fa +7%” di traffico, dato che “sarebbe stato decisamente superiore” sen non ci fossero stati i disservizi. “Fiumicino è un hub fondamentale per il futuro e dovremo fare tutti uno sforzo maggiore. Dovremo investire moltissimo nelle infrastrutture aeroportuali”.
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