sabato 1 agosto 2015

Saviano a Renzi:"Il Sud muore"

Roberto Saviano attacca Matteo Renzi: "Per il Sud non ha fatto nulla, lo ammetta. Pure la mafia fugge dal sud"

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SAVIANO
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"Nonostante il tempo sia scaduto e la deindustrializzazione abbia del tutto desertificato l'economia e la cultura del lavoro del Mezzogiorno, Lei ha il dovere di agire. E ancora prima di ammettere che ad oggi nulla è stato fatto. Solo così potremo ritrovare la speranza che qualcosa possa essere davvero fatto". Roberto Saviano, con una lettera aperta al premier Matteo Renzi pubblicata oggi su Repubblica, entra a gamba tesa nella "questione meridionale" apertasi negli ultimi giorni. A due anni da una precedente lettera dello scrittore al presidente del Consiglio aggiunge: "Le istituzioni italiane devono infatti chiedere scusa a quei milioni di persone che sono state considerate una palla al piede e, allo stesso tempo, sfruttati come un serbatoio di energie da svuotare".
"La corruzione più grave - afferma - non è quella del disonesto che vuole rubare: la vergogna è quella dell'onesto che se vuole un documento, se vuole un legittimo diritto, se vuole fare impresa o attività deve ricorrere appunto alla corruzione per ottenere ciò che gli spetta. A sud i diritti si comprano da sempre: e Lei non può non ricordarlo". E ancora: "Permette un paradosso? E' un tristissimo paradosso. Dal Sud, caro primo ministro, ormai non scappa più soltanto chi cerca una speranza nell'emigrazione. Dal Sud stanno scappando perfino le mafie: che qui non 'investono' ma depredano solo. Portando al Nord e soprattutto all'estero il loro sporco giro d'affari. Sì, al Sud non scorre più nemmeno il denaro insanguinato che fino agli anni '90 le mafie facevano circolare".

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