Crisi idrica e cambiamenti climatici fattori di rischio per la stabilità sociale
A Davos è stata presentata l'edizione 2015 del Global Risks, il rapporto sui Rischi globali che hanno fatto emergere grandi preoccupazioni per possibili crisi dell'acqua e per una risposta adeguata ai cambiamenti climatici
Il Global Risks 2015, giunto alla decima edizione è stato presentato al World Economic Forum di Davos qualche giorno fa. Giunge in un momento in cui varie manifestazioni sui rischi globali hanno portato alla luce l'incapacità di affrontare questi eventi o avvenimenti simili in futuro. Negli ultimi dieci anni, la relazione Global Risks ha posto all'attenzione dei multistakeholder gli eventi che maggiormente destano preoccupazione, ovvero 28 rischi globali identificati e raggruppati in cinque categorie: rischi economici, rischi ambientali, rischi geopolitici, rischi sociali e rischi tecnologici.
Tuttavia, i rischi individuati nel 2015 si differenziano nettamente dal passato, con l'aumento dei rischi tecnologici, in particolare si temono gli attacchi informatici e le nuove realtà economiche che ci ricordano che le tensioni in geopolitica si presentano in un mondo diverso da prima. Le informazioni scorrono istantaneamente in tutto il mondo e le tecnologie emergenti hanno rafforzato l'influenza dei nuovi player e di nuovi tipi di guerra. Ma questa volta gli avvertimenti che in passato hanno annunciato catastrofi ambientali hanno trovato conferme e i progressi insufficienti nel campo delle misure di adattamento assieme alle crisi idriche elevano i casi di rischio sul Pianeta a partire proprio dalla stabilità sociale.
Queste sfide trasversali minacciano la stabilità sociale, percepita nel 2015 come questione maggiormente interconnessa con altri rischi e inoltre aggravata dalla crisi economica globale e dalla disoccupazione persistente. Proprio l'instabilità sociale evidenzia un paradosso importante: i rischi globali trascendono i confini e sfere di influenza e richiedono che si lavori assieme. Ma questi stessi rischi minacciano anche la fiducia e la collaborazione necessaria a adattarsi alle sfide del nuovo contesto globale. Il mondo non è sufficientemente preparato e per la prima volta, nello studio sono forniti approfondimenti circa le caratteristiche di instabilità sociali che interessano specialmente Europa, America Latina, Caraibi, Medio Oriente e Nord Africa.
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