Animali, esseri viventi dotati di sensibilità: la legge approvata dal parlamento francese
Gli animali d'affezione sono esseri dotati di sensibilità: un passo avanti che però non è esteso agli animali che vivono in libertà
La legge che riconosce che gli animali sono esseri viventi dotati di sensibilità era stata rigettata la settimana scorsa al Senato francese, ma ieri, 28 gennaio 2015, grazie all'emendamento del socialista Galvany l'Assemblea Nazionale ha approvato la norma che è stata validata definitivamente.
Era l'ottobre 2014 quando i deputati avevano riconosciuto agli animali la qualità di "esseri viventi dotati di sensibilità" mentre lo scorso 22 gennaio 2015 il Senato aveva respinto la richiesta di modificare lo statuto giuridico degli animali che erano ancora considerati nel Codice Civile francese come "beni mobili" ovvero oggetti.
Ma ieri, l'Assembela nazionale ha definitivamente adottato l'emendamento Glavany e i nuovi articoli 515-14 che riconoscono lo stato di esseri viventi dotati di sensibilità agli animali. L'emendamento è stato votato a favore da tutti i gruppi politici, eccetto che dall'UMP che ha votato contro mentre il Front de gauche si è astenuto.
Eppure, un sondaggio Ifop condotto nell'ottobre del 2014, per conto dell'associazione 30 millions d'amis, aveva messo in luce che l'89 per cento dei francesi si dichiarava favorevole alla modifica del Codice civile con la nuova legge per gli animali.
Ma praticamente cosa cambia giuridicamente per gli animali? Secondo Jean-Marc Neumann, giurista, autore del blog Animaletdroit e vice presidente di LFDA (Fondation droit animal, éthique et sciences) praticamente nulla. Tanto che scrive::
Questo, a mio avviso, non cambierà nulla (confermato anche dallo sponsor dell'emendamento stesso, da avvocati e anche dal relatore della commissione per le leggi). Il tempo ci dirà se gli scettici avevano torto. Quello che è comunque certo è che l'esame di qualsiasi nuova, proposta più ambiziosa e un vero e proprio dibattito sul tema sono sepolti da almeno un decennio. In effetti, è improbabile che si riprenda questo tema esplosivo in un futuro prossimo. Troppo rischioso politicamente. Ricordo che questa nuova legge non riconosce agli animali che vivono in stato di libertà la qualità di "essere sensibile". Quindi non cambierà l'atteggiamento nei confronti degli animali, che possono ancora essere venduti, affittati, sfruttati ... Le pratiche più crudeli, come la corrida, la caccia alla volpe, combattimenti di galli, la macellazione rituale o la pesca e l'agricoltura, non sono stati sfidati. Alcuni sperano che i giudici saranno più sensibili ai casi che coinvolgono gli animali, ma penso che lo fossero già.
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