Chi sono i “Greci indipendenti”, i nuovi alleati di Tsipras
La strana alleanza era nell’aria da tempo: risale al 6 maggio 2012 - giorno delle elezioni parlamentari - una dichiarazione del leader di Anel che non escludeva un’intesa con Syriza
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Panos Kammenos, leader di Anel
26/01/2015
Greci Indipendenti (in greco Anexartitoi Ellines, An.El.), il partito di destra dichiaratamente anti-austerità e anti-immigrazione guidato da Panos Kammenos, è l’alleato di governo di Alexis Tsipras.Una sorta di «strana coppia», quella Tsipras-Kammenos, che però era nell’aria da tempo: risale infatti al 6 maggio 2012 - giorno delle elezioni parlamentari - una dichiarazione del leader di Anel che non escludeva un’alleanza con Syriza nel comune rifiuto del rigore imposto da Bruxelles. A poco meno di tre anni da quel giorno, l’alleanza allora ventilata si è finalmente concretizzata. Salvo preoccupare non pochi analisti che vedono fra Tsipras e Kammenos più punti di attrito che non d’intesa.
Anel è nato il 24 febbraio del 2012 in seguito ad una scissione di un’ala di Nuova Democrazia guidata da Kammenos. Alle parlamentari del maggio 2012, dopo essersi distinto per la forte opposizione alle politiche rigoriste promosse dal governo di Lucas Papademos e al memorandum d’intesa firmato con la troika (Ue, Bce e Fmi), ottenne il 10,6% dei voti e 33 dei 300 seggi del Parlamento. Alle elezioni del giugno seguente Anel scese al 7,51%, ottenendo 20 deputati. Infine, alle europee dell’anno scorso, il partito accusa un ulteriore calo e scende al 3,47%, ma riesce comunque ad avere un eurodeputato su 22 che aderisce al gruppo parlamentare dei Conservatori e Riformisti Europei.
Panagiotis `Panos´ Kammenos ha 50 anni (è nato ad Atene il 12 maggio 1965), è stato eletto per la prima volta deputato nelle fila di Nea Dimokratia nel 1993, quando aveva 28 anni. Ha studiato economia, finanza e psicologia all’Università francese di Lione e in Svizzera ed è sposato con Eleni Tzouli, dalla quale ha avuto quattro figli. Nei governi di centro-destra guidati da Costas Karamanlis ha ricoperto la carica di ministro della Marina mercantile, ma adesso tutti sanno che punta apertamente alla poltrona di ministro della Difesa.Le caratteristiche del partito da lui guidato sono un profondo conservatorismo (si batte per la diffusione dei valori della Chiesa greco-ortodossa), un altrettanto evidente nazionalismo (è contrario all’immigrazione, al multiculturalismo ed è favorevole alla messa al bando dei senzatetto che occupano case disabitate), il già ricordato euroscetticismo e un facile populismo di destra.
Quest’ultimo, in particolare, ha messo Kammenos nei guai nel settembre 2013, quando venne indagato dalla magistratura di Salonicco per aver incitato i partecipanti ad un suo comizio a «linciare» Christos Pachtas, sindaco di Aristoteli, perché - a suo parere - «corresponsabile» dell’inquinamento delle falde idriche della zona provocate dagli scavi di una compagnia mineraria. «Andate a linciare Pachtas ed io sono con voi», aveva detto Kammenos senza rendersi conto che qualcuno lo aveva registrato ed aveva portato il nastro dal giudice.Con queste divergenze di fondo, quindi, è facile prevedere che il governo di coalizione Syriza-Anel non avrà vita facile.
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