Deposito bitume a Savona, incontro con la cittadinanza: "Pericolo per la salute e l’ambiente, interrompere il progetto"
A promuovere oggi un incontro nella Sala Rossa di palazzo Sisto, i quattro consiglieri comunali Daniela Pongiglione (Noi per Savona – Verdi), Milena Debenedetti (Movimento 5 Stelle), Giampiero Aschiero (API) e Carlo Frumento (Gruppo Misto)
Evitare danni alla salute, all’ambiente e alla viabilità. Questo al centro della battaglia portata avanti dalla cittadinanza contro la costruzione di un deposito di bitume in porto a Savona. A promuovere oggi un incontro nella Sala Rossa di palazzo Sisto sul progetto e i sui rischi relativi, i quattro consiglieri comunali Daniela Pongiglione (Noi per Savona – Verdi), Milena Debenedetti (Movimento 5 Stelle), Giampiero Aschiero (API) e Carlo Frumento (Gruppo Misto) che hanno presentato un’interrogazione inviata al sindaco Federico Berruti, al vice Livio Di Tullio, agli assessori Costantino (Ambiente), Apicella (Traffico), al segretario generale Bacciu, al dirigente della Pianificazione territoriale Macario e al dirigente dell’Ufficio tecnico Delfino. Presente anche il gruppo Savona Porto Elettrico che ha lanciato la petizione attraverso il sito Change.org, il consigliere regionale del M5S, Andrea Melis. I consiglieri hanno illustrato i rischi e le ripercussioni del deposito sulla città e hanno presentato una nuova raccolta firme da indirizzare al sindaco. Tantissimi i cittadini che hanno preso parte all'incontro e che hanno sostenuto la petizione.
Il progetto dello stabilimento a 300 metri dalla darsena prevede la spesa di 15 milioni di euro, e il deposito avrà una capacità di stoccaggio di 45mila tonnellate l'anno. A volere con forza l’impianto a partire dal 2011, l’Autorità Portuale con l’ex presidente Rino Canavese, che ha portato il progetto al Comune di Savona per poi appaltarlo alla Bit Savona Scrl. Alla Conferenza dei Servizi referente, convocata dall’Autorità Portuale il 19 gennaio 2012, però non ha partecipato l’amministrazione comunale (Ufficio Ambiente e l’Ufficio Traffico del Comune), a lamentarlo i consiglieri di minoranza nell’interpellanza. “E’ qui che emerge il rapporto conflittuale tra Autorità Portuale e Comune di Savona - afferma Daniela Pongiglione, consigliere “Noi di Savona Verdi” – Vogliamo una presa di posizione da parte dell’amministrazione e da oggi daremo inizio ad una raccolta firme cartacea, che si va ad aggiungere alla petizione on line, che presenteremo al sindaco di Savona”.
“Mi preoccupo per il futuro economico della città, un deposito di bitume è controproducente e date le condizioni, è fortissimo il rischio di impatto ambientale e sanitario” – afferma il consigliere del Gruppo Misto, Carlo Frumento.
“Il progetto è passato inosservato a tutta l’amministrazione, sia alla maggioranza che alla minoranza, e la giunta è stata chiamata solo ad esprimere un parere dal punto di vista urbanistico – afferma Giampiero Aschiero, consigliere Api – I rischi che si prospettano sono sulla salute, sull’ambiente e sull’urbanistica. Il progetto non è male in sé ma è incompatibile con il territorio: si collocherebbe nel cuore della città che è il porto e penalizzerebbe la salute, l’ambiente e il turismo”.
“La collocazione del deposito è inadeguata, sostanze così altamente pericolose non possono convivere a stretto contatto con i cittadini a soli 300 metri dal Crescent e a un chilometro dal centro abitato – affermaAngelo Ezio Zoia, del Comitato Savona Porto Elettrico - Il porto è un bene demaniale e i cittadini, quindi, hanno tutto il diritto di reagire e impedire la realizzazione di un’opera dannosa per la salute e per l’intera città”.
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