
Sri Tathata nasce in un piccolo villaggio in Kerala, nel sud dell’India, nell’anno 1942.
Fin dalla nascita emersero i segni della sua straordinaria natura, come ad esempio l’apparizione di forme di luce intorno al bimbo per proteggerlo da energie negative. Tali fenomeni continuarono fino all’età di tre anni quando il bambino si sedette in posizione di meditazione e immediatamente andò in samadhi, la sua coscienza immersa nell’assoluto e il corpicino abbandonato in terra privo di sensi.
Questi “malori” continuarono anche durante i primi anni di scuola, il piccolo Narayana – questo il suo nome di allora – perdeva i sensi appena si concentrava su qualcosa. I genitori non capivano bene cosa stesse accadendo a loro figlio, la preoccupazione era grande pensando che si trattasse di qualche strano malore, non potevano certo comprendere che il Sé interiore del bambino stesse cercando con difficoltà di mantenersi radicato in questo mondo.
La situazione rientrò gradualmente nella normalità intorno ai dieci anni, Sri Tathata andava a scuola ed era amato e benvoluto per il suo dolce carattere e spiccato senso dell’umorismo, anche se ogni tanto leggeva la mente degli altri con grande sorpresa dei suoi compagni e insegnanti!
Diventato adolescente sentì un ardente desiderio di fare una grande ascesi, lasciò la famiglia con grandi resistenze da parte del padre viaggiando e andando alla ricerca del luogo adatto allo scopo. Con suo stupore gli venne infine mostrato tramite visione interiore che il luogo adatto era proprio dove era nato, un luogo che in passato era stato benedetto dalla ricchezza e dalla presenza di saggi, santi e maestri spirituali. Riconciliatosi con la figura paterna in un emozionante incontro nel quale spiegò amorevolmente la propria missione in questa vita, potè dedicarsi ad intense pratiche spirituali in una piccola proprietà donatagli dal padre stesso, al termine delle quali divenne lo strumento perfetto della Presenza divina che conosciamo oggi.
Sri Tathata significa appunto “stato di perfezione assoluta”.
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