domenica 5 luglio 2015

Referendum Grecia dinanzi alla vittoria del no i Verdi chiedono l'avvio del percorso per l'Europa federata

Referendum Grecia risultati. Trionfa il "No" con il 61%. Varoufakis: "Da domani l'Europa inizia a guarire le sue ferite"

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GRECIA
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È una valanga di "No" quella uscita dalle urne greche. Il 61% degli elettori ha scelto di dare ragione al governo di Alexis Tsipras, che nel referendum si era schierato apertamente per il fronte dell'Oxi. Determinanti sono stati soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni: quasi il 70% ha votato contro l'accordo proposto dai creditori internazionali.
"Da domani l'Europa inizia a guarire le sue ferite, le nostre ferite", dice in conferenza stampa il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, rigorosamente in maglietta. Secondo Varoufakis, il "No" di oggi "è un grande sì alla democrazia, un no all'Eurozona intesa come bunker blindato, ma sì a un'Europa di benessere e speranze per tutti".
Tsipras non perde tempo: chiede un accordo con i partner internazionali in tempi rapidi, anche "entro le prossime 48 ore". Chiama i leader europei, a cominciare dal presidente francese François Hollande. "Siamo pronti a incontrarli già stasera", dice il capo negoziatore greco Euclid Tsakalotos, che esclude l'introduzione di una "valuta parallela" per affrontare il problema liquidità.
I primi commenti da Berlino sono glaciali. "Tsipras ha causato un disastro e bisogna vedere come raccogliere i cocci. Non c'è alcuna possibilità di raggiungere una soluzione entro 48 ore", afferma alla Reuters Michael Fuchs, alto membro della Cdu, il partito della cancelliera tedesca Angela Merkel. Non è più tenero il vicecancelliere: "Tsipras e il suo governo stanno guidando la Grecia su un cammino senza speranza. Tsipras ha buttato giù gli ultimi ponti per raggiungere un compromesso tra Grecia e Europa".
Merkel e Hollande chiedono che si tenga martedì un summit straordinario dell'Eurogruppo.
Il fronte del "No" - che ha il cuore nella sede di Syriza a Exarchia, dove ci sono simpatizzanti da mezzo mondo, e dove s'intona anche Bella Ciao - esplode in un boato quando le tv greche diffondono subito dopo le 19 i loro sondaggi che danno un messaggio univoco: la proposta dei creditori è stata bocciata dai greci. Ma è solo l'inizio. La gioia esplode alle prime proiezioni della Singular Logic: il "No" è oltre il 61%. Per strada è un tripudio di clacson, mentre piazza Syntagma si riempie di gente e di bandiere.

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