Savona,
7 luglio 2015
Conferenza
stampa in Sala rossa sul deposito di bitume in porto a Savona.
Sala
rossa stracolma. Tra il pubblico decine e decine di Cittadini e anche
rappresentanti di associazioni culturali e ambientaliste, nonché
politici ( Franco Zunino, Lia Minetti, Andrea Melis).
Alla
conferenza stampa organizzata da “Noi per Savona” e dai
consiglieri Debenedetti,Aschiero e Frumento (i quattro firmatari
dell’interrogazione a risposta scritta inviata al Sindaco), con la
collaborazione dell’Associazione Savona Porto Elettrico, hanno
preso parte giornalisti dei giornali locali, dei giornali on line e
di Rai 3.
Nell’introduzione
ho spiegato le motivazioni della conferenza. Innanzitutto informare
i Cittadini sulle due principali richieste inviate al Sindaco: far
effettuare una perizia indipendente relativamente al deposito di
bitume e chiedere all’Autorità portuale, in attesa dei risultati
di tale indagine, una sospensione del progetto. Ho poi parlato delle
azioni in programma: diffusione di volantini informativi e raccolta
di firme su moduli cartacei da depositare in Comune. Nelle scorse
settimane è stata avviata una raccolta di firme su Change.org (che
ha già raggiunto risultati rilevanti), ma è necessaria anche una
raccolta non virtuale. Data la delicatezza e la complessità del
tema, i firmatari stanno recuperando tutti gli Atti relativi alla
pratica, che verrà approfondita e studiata nei vari aspetti. Oggi,
poi, la notizia dell’apertura di un’indagine da parte della
Procura ci fa prospettare soluzioni insperate.
Carlo
Frumento
ha parlato dell’impatto ambientale che la costruzione del deposito
avrà sulla costa e dei rischi che lo stoccaggio e la
movimentazione del bitume potrebbero provocare sugli insediamenti
residenziali e , in generale, sulla zona più importante per il
turismo e la cultura. Ha commentato le prescrizioni della Regione
relative al “disturbo odorifero” : probabile puzza di uova marce
nel raggio di tre Km., e ha ricordato quanto accade ancora oggi con
il depuratore, che continua a emanare odori sgradevoli, nonostante
tutti gli accorgimenti del Consorzio. Perciò non si possono avere
delle garanzie a priori su questo aspetto. La zona della Darsena è
stata appena valorizzata: è illogica una attività in ambito
portuale che danneggi il traffico turistico dei crocieristi e le
attività commerciali della Città.
Giampiero
Aschiero
ha trattato il problema del traffico legato al bitume. Si tratta di
vagoni e di camion “speciali” destinati al trasporto nelle vie
cittadine di bitume allo stato liquido, tenuto alla temperatura di
145°- 165° centigradi. Con l’attuale condizione delle
infrastrutture, il traffico previsto di un treno e di almeno 25
camion ( a regime si parla di quasi 100 automezzi) al giorno si
presenta come un elemento di aggravio per code e intasamenti, ma,
soprattutto, tale carico molto pericoloso costituisce un innegabile
rischio per la sicurezza dei Cittadini. Incidenti gravissimi ,
avvenuti anche in Italia, devono spingerci verso valutazioni più
approfondite e verso prescrizioni più rigorose.
Milena
Debenedetti
ha ripercorso l’iter della pratica, sottolineando come il Comune
di Savona non sia stato presente né alla Conferenza dei servizi
indetta dall’Autorità portuale( 19/ 1/ 2012), né a quella
organizzata dal Ministero allo Sviluppo economico (26/ 3/ 2013). E’
evidente la sottovalutazione del problema da parte degli Enti che
avrebbero dovuto tutelare la salute dei Cittadini e l’ambiente.
Informa delle iniziative che il M5S sta impostando a livello
regionale e centrale.
Angelo
Zoia
ha mostrato su slide i siti interessati dall’impianto e ha indicato
alcune storture del sistema: l’Autorità portuale gestisce il porto
e il Demanio marittimo, ma non ne è la proprietaria. Tutti questi
beni e i fondi necessari per la loro gestione provengono dal
Ministero, sono cioè denaro dei Cittadini. Di ciò dovremmo
ragionare in questa Città.
Nella
conclusione ho ribadito la necessità che il Comune si riappropri
delle sue competenze. Le attività del porto sono molto importanti
per la Città, ma non possono in alcun modo essere in contrasto con
la buona qualità della vita degli abitanti. Quando si superano i
cancelli della Dogana, entra in ballo la responsabilità
dell’Amministrazione comunale che deve “mettere dei paletti”.
Poiché ciò non è stato fatto (per quanto riguarda il bitume) noi
quattro Consiglieri abbiamo ritenuto necessario intraprendere delle
azioni in difesa del territorio.
Sono
stati distribuiti volantini informativi e moduli per la raccolta
delle firme. E’ possibile scaricare entrambi dal sito Savona Porto
Elettrico. Le firme raccolte potranno essere consegnate in Comune
(Sala minoranza) al martedì mattina o alla Libreria UBIK.
######
Alla
fine della Conferenza stampa, è arrivata la risposta del Sindaco
alla nostra Interrogazione. Si tratta di una “risposta tecnica”
in cui si afferma: “
A
fronte di quanto sopra, si può affermare che il procedimento ad oggi
non risulta concluso con alcun atto autorizzativo”.
Ciò
significa che sarà possibile annullare il progetto?
Ma
questo è niente!
Perché,
nelle stesse ore, il Sindaco ha scritto una lettera al Ministero
dello Sviluppo economico, alla Regione, alla Provincia e, p.c.,
all’Autorità portuale, in cui rivela la nuova natura della Città:
turismo e Bandiera blu. Niente più bitume!
Speriamo
che ci siano davvero le possibilità tecniche e burocratiche per
stoppare lo scempio!
Non
illudiamoci troppo, perché ci sono grandi interessi da parte di
gruppi grandi, ma speriamo…
E’
certo che oggi, fra Procura e lettera del Sindaco, il partito del
bitume ha ricevuto una bella botta!!
Su
“Savona news” è pubblicata la lettera del Sindaco, nonché la
sintesi della Conferenza stampa di oggi.
Cari
saluti a tutti. Daniela
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