venerdì 3 luglio 2015

verso una nuova chiesa e una riconciliazione delle diversità

«Tutti i servizi della Chiesa abbiano scadenza»

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Papa Francesco con Rinnovamento nello Spirito Santo
PAPA FRANCESCO CON RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO

In S. Pietro Francesco riceve 35mila fedeli di Rinnovamento nello Spirito Santo: «Non ci sono leader a vita. L'unico Signore è Gesù Cristo»

GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO

«Il diavolo sempre entra per i portafogli, è questa la porta di ingresso». E «tutti i servizi nella Chiesa è conveniente che abbiano una scadenza», afferma Francesco nell'udienza a 35mila fedeli di Rinnovamento nello Spirito Santo. «Non ci sono leader a vita. Questo avviene nei Paesi dove c'è la dittatura. L'unico insostituibile nella Chiesa è lo Spirito Santo e l'unico Signore è Gesù Cristo».

«Il potere ti porta alla vanità, ti senti capace di fare qualsiasi cosa». Quindi «Signore tu sempre fai quello che hai promesso. Dacci l'unità, a tutti i cristiani» perché «la storia ci ha divisi». Un'invocazione, a braccio, quella di Francesco in una piazza San Pietro gremita per la 38° convocazione nazionale del Rinnovamento dello Spirito Santo (Rns). «Gesù ci ha promesso lo Spirito Santo - ha detto il Pontefice -. Egli ci guiderà verso l'unità. Lui è quello che ha il carisma che fa le differenze nella Chiesa e anche Lui fa l'unità». «Inviaci lo Spirito Santo che - ha continuato Francesco - ci insegni tutto quello che Gesù ci ha insegnato e che ci dia la memoria di quello che Gesù ha detto. Gesù, Signore tu hai chiesto per tutti noi la grazia dell'unità in questa Chiesa che è tua, non è nostra. La storia ci ha divisi. Gesù aiutaci ad andare sulla strada dell'unità o di questa diversità riconciliata. Signore tu sempre fai quello che hai promesso. Dacci l'unità e tutti i cristiani. Amen». 

Poco dopo le 18 Francesco è arrivato in papamobile in piazza San Pietro gremita, nonostante il caldo afoso della giornata, da migliai di fedeli: si sono alternati momenti di preghiera e di concerto. Prima dell'arrivo del Pontefice decine di bambini con ognuno una bandiera di un paese del mondo hanno lanciato in aria palloncini colorati. Papa Francesco saluta e benedice i fedeli. Ogni tanto la papamobile si ferma per far avvicinare i bambini e farli baciare da Francesco. Gli uomini della scorta hanno sollevato una carrozzina con un ragazzino disabile che ha potuto così essere accarezzato da Bergoglio. Francesco è stato accolto dallo sventolio delle bandiere di tutto il mondo e dal canto «Osanna», il canto di accoglienza dei papi Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Bergoglio sempre in occasione della Pentecoste dei Movimenti, e cantato lo scorso anno allo stadio Olimpico di Roma.

Dopo il saluto introduttivo del presidente nazionale di Rns Salvatore Martinez, tutti gli artisti presenti in piazza San Pietro, da Bocelli a Noa, a Don Moen, a Darlene Zschech hanno cantato «Amazing Grace». Un'atmosfera partecipe e commossa durante la quale tutte le diverse autorità ecclesiastiche si tenevano per mano. Rimarrà il monito di Francesco: «Le divisioni tra i cristiani sono una contro-testimonianza, il sangue dei martiri di oggi ci fa uno, c'è l'ecumenismo del sangue», ha aggiunto il Papa riferendosi ai cristiani perseguitati e uccisi oggi.

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