Ministra Pinotti, a cosa servono gli F35?
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La ministra Pinotti si è arrampicata sugli specchi cercando di rispondere alla valanga di critiche per non avere dimezzato la spesa per gli F35. Ha sparato cifre inesistenti, ha lamentato tagli alla difesa del 26% (sic) e ha detto che gli F35 hanno prodotto un ritorno economico di 1,6 miliardi (dove? quando?) e ha persino detto che Sel vuole combattere l'Isis con la "difesa non armata". Ma dai.
Magari non si combatte l'Isis con la "difesa non armata", che comunque è una cosa molto più seria dell'irrisione che ne fa la ministra ex pacifista Pinotti: se lo può far raccontare dagli scout che ha frequentato in gioventù o dai 50mila cittadini che hanno presentato una proposta di legge di iniziativa popolare. E nemmeno però con gli F35. Ma quello che è certo è che l'Isis - e il vaso di pandora che si è aperto in Medio Oriente - sono il frutto non della "difesa non armata", ma della logica di guerra imposta dal 2001 che, invece di risolvere i problemi, li ha aggravati, alimentando il terrorismo e l'instabilità in tutta la regione. Una politica che la ministra ha condiviso in tutto e per tutto.
La ministra - che in questi anni è passata dalle marce pacifiste a quelle militari, dalla contestazione delle mostre belliche alla loro inaugurazione, da Porto Alegre al Pentagono e dalla difesa non armata alla difesa armata - non ha sempre le idee chiare. Qualche mese fa ha dichiarato che era pronta a portare 5mila soldati in Libia, sconfessata il giorno dopo da Renzi. Poi qualche giorno fa ha dichiarato che era pronta a dare una mano (quale? come?) ancora più forte nella lotta contro l'Isis. Sugli F35 il ministero della Difesa da lei diretto prima dice che per decidere bisogna aspettare la fine dell'indagine conoscitiva, poi il libro bianco, poi il documento di programmazione pluriennale, poi la legge sessenale sugli investimenti.
Poi forse bisognerà aspettare il prossimo anno bisestile. Intanto la produzione degli F35 va avanti, ma non si capisce bene a cosa servano questi aerei - il libro bianco non ce lo spiega - quale sia la loro funzione, visto che ci costano un sacco di soldi. Ma sarà utile chiarirci le idee rileggendo ancora una volta trascrizione delle indimenticate parole della stessa ministra durante una intervista alla trasmissione delle Invasioni barbariche del marzo del 2014:
"Di fatto... i cacciabombardieri servono perché... a parte che se tu hai delle truppe, dove c'è necessità di avere una difesa aerea, però potrebbe succedere che qualcuno decide di sparare un missile magari e potrebbe decidere. Ormai ci sono dei missili che possono arrivare a distanze estreme... potrebbero decidere di volere, con quello, distruggere o... ehm... ovviamente creare. Oggi purtroppo le armi sono micidiali".
Capito? Il tutto per 15 miliardi di euro.
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