Elezioni in Liguria, Giorgio Pagano: "Mi auguro vinca Alice Salvatore"
Condivido gran parte dell’intervento di Paolo Flores d’Arcais sulle elezioni in Liguria. Proprio per questo voglio precisare che non appoggio Luca Pastorino. Sono stato per breve tempo candidato alla Presidenza della Regione, su proposta di un gruppo di persone della società civile. Ho tentato di unire civismo e sinistra su un progetto di cambiamento radicale della Liguria, alternativo al sistema dominante. Ho raccolto molte adesioni nella società ma sono stato in tutti i modi ostacolato dai vertici nazionali dei partitini di sinistra, che hanno imposto Pastorino e il loro disegno “partitista”: creare in Liguria il “laboratorio” di un nuovo partito. A quel punto ho ritirato la mia candidatura e ho avanzato la proposta di una “figura terza” della società civile, che non è stata nemmeno presa in considerazione dai partitini. Ho poi pubblicamente rifiutato la loro proposta di fare il capolista di questa lista “laboratorio”.
Questa esperienza mi ha fatto riflettere molto. E mi ha portato a una scelta: per la prima volta uno con la mia storia - nei partiti e nella sinistra - non voterà né per i partiti né per la sinistra. Nel 2007, finito il mandato da Sindaco, rinunciai a tutto e decisi di ripartire dal lavoro civico e associativo dal basso: perché i partiti erano degradati, e la sinistra troppo simile alla destra. Ma l’obbiettivo era pur sempre quello di cambiare e migliorare i partiti e la sinistra. A distanza di anni devo riconoscere che il tentativo, mio e di molti cittadini attivi, è fallito. Insistere ancora è accanimento terapeutico. I partiti sono sempre più svuotati, in mano ad avventurieri del potere; la parola “sinistra” richiama altro rispetto a una storia gloriosa, significa una classe politica che ha fallito. Ha ragione Podemos: non conta se si parla di sinistra, ma se si fa la sinistra.
Ecco perché voterò Progetto Altra Liguria: una lista davvero civica, senza e contro i partiti, con un programma alternativo al sistema dominante, che si rivolge innanzitutto a chi non vorrebbe votare. E’ un progetto che richiede tempo, che ha bisogno di radicamento sociale: ma intanto tiene accesa una speranza.
Certo, so che non può vincere. Il mio augurio è che vinca Alice Salvatore. Perché è contro il burlandismo-scajolismo, ha proposte ecologico-solidali (dalle energie rinnovabili al reddito di cittadinanza) e fa politica dal basso. Il M5S ha sicuramente difetti e contraddizioni: va sfidato a ridefinire se stesso. In Liguria, con la legge elettorale in vigore, chiunque vincerà dovrà fare, per governare, un’alleanza: quella tra M5S e Progetto Altra Liguria sarebbe il vero “laboratorio”, interessante non solo per i politologi ma anche per i cittadini. Perché l’unico in grado di cambiare davvero la Liguria.
Ottimo e abbondante. Ma se Pagano auspica che vinca Alice Salvatore, perché non la vota? Quando si vota a turno unico, e si è perfettamente consapevoli che la lista preferita non ha nessuna chance, e si dice esplicitamente che si auspica la vittoria della candidata del M5S, perché contraddire il proprio auspicio con il proprio voto, anziché implementarlo? (pfd'a)
(27 maggio 2015)
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