lunedì 10 agosto 2015

I Verdi scrivono al PD


I Verdi genovesi scrivono al commissario regionale del Pd Ermini

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Il neo commissario regionale del PD Ermini dopo un rapido giro di orizzonte ha pronunciato alcune verità “rivelate” tra cui il fatidico “Doria non si tocca”.
Come noto,i Verdi non parteciparono con il proprio simbolo alle scorse elezioni comunali e diedero un giudizio dubbioso della esperienza Doria,che stava nascendo,non tanto sul merito del programma quanto sull’arco delle alleanze e su quanto nel programma non stava in realtà scritto ma si rischiava che vi fosse nei fatti (gronda,terzo valico,ruolo della città metropolitana, privatizzazioni,scelte del PUC,nuovo Galliera,assenza di economia circolare dei rifiuti,…) come purtroppo la realtà ci sta dando ormai sempre piu’ ragione.
Oggi siamo in presenza di maggioranza/minoranza,che vive del soccorso dell’UdC e di persone ormai da tempo prive di collocazione gravitanti nel gruppo misto ma comunque fuori dalla maggioranza.
A questo punto sorge un dubbio ma forse Ermini parlava delle statue di Palazzo Ducale o di Piazza San Matteo e quindi degli illustri antenati del sindaco.
Noi Verdi avremmo sicuramente apprezzato molto di piu’ l’avvio di un profondo ripensamento delle ragioni dell’alleanza e delle basi su cui era nata ,dei risultati programmatici ottenuti e di come sia possibile ricostruire in questi ultimi due anni un progetto che abbia al centro la costruzione di una identità metropolitana fondata su una forte riduzione del consumo del suolo,sul freno alle grandi opere per un recupero della manutenzione ordinaria, sulla costruzione di un sistema idrico pubblico ed in house,su una raccolta differenziata spinta,sulla politica della mobilità volta a favorire in ogni modo l’uso del mezzo pubblico,…insomma su quelle politiche enunciate al momento della candidatura di Doria da Don Gallo e poi progressivamente perse per strada.
Abbiamo apprezzato l’idea di una Leopolda 2 (anche se il nome francamente non ci piace) proposta dalla Lista Doria purche’ non sia,come parrebbe, una sorta di tagliando ai singoli assessori con la fissazione dei nuovi obiettivi da raggiungere da qui al 2017.
In autunno i Verdi proporranno all’attenzione delle forze civiche,democratiche ed ecologiste un progetto legato alla riduzione dell’impatto dei cambiamenti climatici nell’area metropolitana. Saremo pronti a discuterne con Ermini e con tutte le forze che vorranno parlarne consci che Genova non meriti un governo di centrodestra nè una alleanza populista al governo ma neppure l’attuale situazione di costante stallo e polemica con la costante ricerca del voto utile e con continue contrattazioni sottobanco ad ogni votazione impegnativa.
I verdi genovesi

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