PURTROPPO AVEVAMO RAGIONE
Dalla lettura dei quotidiani sulla seduta consiliare di lunedì 17 u.s. sull'azienda comunale ATA purtroppo dobbiamo dire che avevamo ragione.
Il piano industriale? Non pervenuto e pare proprio che non se ne abbia allo stato attuale notizia se non su obiettivi generici e poco incisivi .
Evitiamo di ripetere il nostro elenco su differenziata spinta,riuso,prevenzione ,...poiche' temiamo che,quando e se mai uscirà il suddetto piano,possa dare poche risposte su questi temi.Naturalmente nella migliore tradizione italiana la colpa è sempre di chi governava prima ma noi Verdi tra chi ha scelto male (centrosinistra) e chi non sceglie (centrodestra) continuiamo a chiederci dove finirà la città di Savona e lo spazzamento nonche' il conferimento dei rifiuti poiche' a fronte di una città irrimediabilmente sporca l'unica cosa proposta dal centrodestra è la "trasformazione dell'assessore all'ambiente in un artigiano". Egli ha promesso infatti l'ennesimo "giro di vite" per cambiare la situazione ma si vede che i "cacciavite comunali" non funzionano poiche' si tratta dell'ennesimo annuncio a cui speriamo che almeno stavolta corrisponda un aumento della pulizia e del decoro.
Nel frattempo rammentiamo che Savona è stata multata per non aver raggiunto i livelli stabiliti dalla regione (di centrodestra come il comune e con Toti presidente) per la differenziata.
Sulla vendita dei parcheggi il Presidente di ATA Garassini ha annunciato che non esiste un piano B per cui o si vende o si rischia il concordato preventivo per sanare il deficit aziendale.
Purtroppo ciò che abbiamo denunciato piu' volte si sta realizzando e noi,a differenza di Garassini,non temiamo chi farebbe, a stare ai quotidiani, "melina" per comprare i parcheggi di via Saredo ad un prezzo inferiore quanto piuttosto il pesante rischio di una privatizzazione selvaggia a fronte della mancata vendita aziendale.
A questo punto dopo aver visto i nostri timori manifestarsi realmente,concludiamo come hanno concluso i sindacati ovvero chiedendo garanzie per lavoratori,lavoratrici e per il futuro di una azienda,che è patrimonio di tutta la città.
Danilo Bruno
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