martedì 18 luglio 2017

Savona:i Verdi purtroppo avevano ragione

                                                                                     PURTROPPO AVEVAMO RAGIONE

Dalla lettura dei quotidiani sulla seduta consiliare di lunedì 17 u.s. sull'azienda comunale ATA purtroppo dobbiamo dire che avevamo ragione.
Il piano industriale? Non pervenuto e pare proprio che non se ne abbia allo stato attuale notizia se non su obiettivi generici e poco incisivi .
Evitiamo di ripetere il nostro elenco su differenziata spinta,riuso,prevenzione ,...poiche' temiamo che,quando e se mai uscirà il suddetto piano,possa dare poche risposte su questi temi.Naturalmente nella migliore tradizione italiana la colpa è sempre di chi governava prima ma noi Verdi tra chi ha scelto male (centrosinistra) e chi non sceglie (centrodestra) continuiamo a chiederci dove finirà la città di Savona e lo spazzamento nonche' il conferimento dei rifiuti poiche' a fronte di una città irrimediabilmente sporca l'unica cosa proposta dal centrodestra è la "trasformazione dell'assessore all'ambiente in un artigiano". Egli ha promesso infatti l'ennesimo "giro di vite" per cambiare la situazione ma si vede che i "cacciavite comunali" non funzionano poiche' si tratta dell'ennesimo annuncio a cui speriamo che almeno stavolta corrisponda un aumento della pulizia e del decoro.
Nel frattempo rammentiamo che Savona è stata multata per non aver raggiunto i livelli stabiliti dalla regione (di centrodestra come il comune e con Toti presidente) per la differenziata.
Sulla vendita dei parcheggi il Presidente di ATA Garassini ha annunciato che non esiste un piano B per cui o si vende o si rischia il concordato preventivo per sanare il deficit aziendale.
Purtroppo ciò che abbiamo denunciato piu' volte si sta realizzando e noi,a differenza di Garassini,non temiamo chi farebbe, a stare ai quotidiani, "melina" per comprare i parcheggi di via Saredo ad un prezzo inferiore quanto piuttosto il pesante rischio di una privatizzazione selvaggia a fronte della mancata vendita aziendale.
A questo punto dopo aver visto i nostri timori manifestarsi realmente,concludiamo come hanno concluso i sindacati ovvero chiedendo garanzie per lavoratori,lavoratrici e per il futuro di una azienda,che è patrimonio di tutta la città.
Danilo Bruno

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