venerdì 21 luglio 2017

sulla pesca in Europa


QUOTE SPADA
Affronte: "Decreto Castiglione incomprensibile, i luoghi dove farsi sentire sono altri"
"Ribadisco: in Europa siamo muti, ci serve il Ministro del Mare"
 
"Il decreto con il quale il Sottosegretario Giuseppe Castiglione pensa di poter auto-aumentare le quote Spada dell'Italia non ha senso di esistere né da un punto di vista di sostenibilità né da un punto di vista legale: è incomprensibile" - dice Marco Affronte, Europarlamentare membro della Commissione Pesca a Bruxelles - "L'ICCAT, che in questo caso è l'organismo internazionale sovraposto riconosciuto, ha dato 10.500 tonnellate da ripartire fra tutti i 'Contracting Partners', cioè gli Stati che pescano Spada. All'Europa ne toccano 7.400, il resto agli altri Stati che affacciano sul Mediterraneo. Se l'Italia pensa di aumentarsi, d'imperio, la quota dell'8% - quindi di pescare 400 tonnellate in più - ci spieghi il Sottosegretario dove le andiamo a prendere? Temiamo che di fatto non potrà far altro che sforare la TAC quota ICCAT delle 10.500 tonnellate, creando quindi anche un pericoloso precedente. Si rischierebbe di andare verso un sistema nel quale ognuno fa quel che gli pare e piace, e non sarebbe un bene per nessuno. Questa soluzione non va bene, è un errore e ha le gambe corte. Il Decreto non è il modo giusto" - ribadisce Affronte - "e credo sia più uno strumento propagandistico che altro. In realtà il Sottosegretario usa il Decreto per fare rumore a livello nazionale, ma la realtà è che in Europa l'Italia è muta e al tavolo della contrattazione per la ripartizione la Spagna ci ha 'soffiato' parecchie tonnellate. La verità è che a Bruxelles non abbiamo peso specifico: io rinnovo la mia idea. Ci serve un Ministro del Mare che sia sempre presente, che si faccia sentire, che porti la voce dell'Italia in Europa con una forza che oggi non abbiamo. Ricordo" - conclude Affronte - "che il documento di ripartizione delle quote Spada deve ancora passare al vaglio del Consiglio d'Europa: è lì che ci vuole il Ministro del Mare, è lì la sede giusta per farsi valere e riottenere una quota di pesca adeguata alla nostra storia e tradizione."
 
MARCO AFFRONTE

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