martedì 19 febbraio 2019

Brescia e legionella


From: Marco Affronte - Ufficio Comunicazione <press@marcoaffronte.it>
Sent: Tuesday, February 19, 2019 11:59:21 AM
To: mondogatto@live.it
Subject: LEGIONELLA A BRESCIA Affronte (Verdi): "Caso tutto fatto in casa, la UE conferma" "Autolesionismo e superficialità da non ripetere" Arrivata la risposta all'interrogazione dell'Europarlamentare Greens
 



LEGIONELLA A BRESCIA
Affronte (Verdi): "Caso tutto fatto in casa, la UE conferma"
"Autolesionismo e superficialità da non ripetere"
Arrivata la risposta all'interrogazione dell'Europarlamentare Greens

“Nel leggere la risposta* della Commissione, firmata Vytenis Andriukaitis, alla nostra interrogazione che chiedeva cosa la Commissione Europea intendesse fare per l’epidemia di legionella nel bresciano c’è sembrato di vedere il Commissario allargare le braccia in segno di resa" - dice Marco Affronte, Europarlamentare dei Verdi, che ha aspettato ben oltre il tempo previsto per avere risposta al suo quesito scritto formulato a fine novembre.
“La Commissione ha infatti confermato che l'epidemia è autoctona, tutta fatta in casa in un letale mix di condizioni atmosferiche, mancati controlli, superficialità e lentezza nel reagire” - continua Affronte - “La Commissione infatti ribadisce di essere a conoscenza dell'epidemia di legionellosi nella bassa pianura bresciana e di ‘seguire la situazione in collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Sul sito web dell'ECDC è disponibile una sintesi in inglese della relazione sulle minacce legate alle malattie trasmissibili’. Proseguendo nella lettura arrivano i primi dati: durante il periodo di monitoraggio attivo di tale epidemia, effettuato dall'ECDC da settembre a metà ottobre 2018, tramite l'apposita rete europea di sorveglianza della legionellosi (ELDSNet) la Commissione conferma” - legge Affronte - “che ‘non sono stati individuati casi associati ai viaggi che siano stati considerati connessi all'area interessata, come definita dalle autorità nazionali. Pertanto, in base alla valutazione dell'ECDC si tratta di un'epidemia a livello di comunità regionale senza casi che siano stati individuati come associati ai viaggi internazionali’.
Quindi” - spiega l’Europarlamentare che siede in Commissione Ambiente a Bruxelles - “il problema è tutto fatto in casa. E la Commissione non manca di ricordare ‘come l'organizzazione e la fornitura di misure di risposta rientrino nell'ambito di competenza degli Stati membri, cui la Commissione offre sostegno nel quadro della decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero’. 
"Trovo strano che solo poche settimane fa" - ricorda Salvatore Fierro, Presidente della Federazione dei Verdi di Brescia - "rispondendo in aula ad un’interrogazione, il sottosegretario alla Salute Luca Coletto aveva candidamente ammesso che dell’epidemia che ha colpito 878 persone (con 7 vittime) lo scorso autunno non si sapessero le ragioni, mentre ieri sul giornale la colpa è stata data alla poca acqua nel fiume Chiese. Eppure il Consorzio aveva avvertito le Autorità sanitarie del rischio... Credo che questi ed altri casi più o meno noti (vedi formaldeide nella zona di Viadana) dovrebbero essere oggetto di un’analisi attenta che consenta anche di trovare le soluzioni più efficaci per tutelare la salute dei cittadini.”

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