People's Climate March: centinaia di migliaia di persone nel mondo marciano per il clima. A Roma poche decine (TWEET)
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È la più grande mobilitazione mondiale per il clima, si chiama People's Climate March e sta raccogliendo centinaia di migliaia di persone in quasi tremila città del pianeta per chiedere ai governi di rimediare al riscaldamento globale, che rischia di portare a un aumento delle temperature di 4 gradi entro la fine del secolo ed è costato 500 miliardi di dollari soltanto negli ultimi 5 anni (dati Oxfam).
Proprio martedì 23 settembre Ban Ki Moon convocherà un urgente summit sul clima al Palazzo di Vetro, e oggi scenderà in piazza insieme con il sindaco Bill De Blasio. E la Grande Mela, così come Melbourne, Parigi, Londra, Bruxelles - a orari differenti per via del fuso - sono colme di persone che chiedono un cambiamento verso un' economia più ecosostenibile. Altrimenti sarà il disastro.
"Si tratta anche di una questione morale" ha ricordato il vescovo di Londra, Richard Chartres, intervenuto dal palco al termine del corteo. Peccato che a Roma all'evento abbiano partecipato poche decine di persone.
I romani hanno sostanzialmente disertato la Marcia per il Clima convocata al Colosseo. L'evento, ribattezzato anche "New York chiama Roma", è promosso dalCoordinamento Power Shift Italia all'interno del quale trovano spazio l'Italian Climate Network, Legambiente e Kyoto Club in collaborazione con Avaaz Italia.
Su Avaaz l'elenco dei partecipanti è davvero misero, specialmente se paragonato alla folla newyorchese, alla partecipazione di volti notissimi come Emma Thompson, Mark Ruffalo, Susan Sarandon e Leonardo Di Caprio, appena designato ambasciatore per la Pace dalle Nazioni Unite con un focus speciale sul clima. A Roma ha voluto partecipare alla biciclettata la presidente della Camera, Laura Boldrini.
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