PALERMO
Museo della Martorana
Lavori finiti, si riapre al pubblico
Martedì 17 Giugno 2014 - 09:46
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La storia di uno dei più celebri edifici monumentali di Palermo e alcuni dei suoi ambienti più suggestivi diventano nuovamente accessibili con il riadattamento e l'apertura al pubblico di un nuovo spazio museo.
Il percorso espositivo, dai locali annessi alla chiesa, prima casa del parroco, farà raggiungere il coro dell'ex Monastero delle Benedettine, reso prezioso dai celebri affreschi del fiammingo Guglielmo Borremans (1717 ca.) e da un pavimento maiolicato, di maestranze napoletane, della seconda metà del settecento. Da lì si potrà quindi raggiungere la cima del campanile, uno dei gioielli dell'architettura palermitana.
Il Museo espone materiali, prevalentemente lapidei, che documentano le vicende costruttive della Chiesa, oggetto dal Medioevo (fu fondata nel 1143) al Novecento di frequenti rifacimenti e restauri. Si tratta di manufatti che i diversi interventi hanno staccato dalla sede originaria e che sono stati via via esclusi dall'assetto della chiesa. Oggi i più significativi tra loro sono nuovamente visibili in questa nuova collocazione museale, che compendia la storia dell'edificio e, con essa, quella del gusto architettonico a Palermo lungo otto secoli.
L'inaugurazione è il punto di arrivo di un progetto di intervento avviato il 27.7.2011 e terminato il 7.11.2013. Esso è stato finanziato dal Fondo Edifici per il Culto del Ministero degli Interni con fondi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ripartizione della quota dell'8 per mille, per un importo di circa 480.000,00 euro. Il progettista è stato l'architetto Giovanni Di Fisco. La Soprintendenza di Palermo ha svolto le funzioni di stazione appaltante dei lavori, aggiudicati alla I.RE.MA. di Blundo Antonio di Siracusa. Direttore dei lavori è stata l'architetto Lina Bellanca, RUP l'ingegnere Giuseppe Comparetto, entrambi della Soprintendenza di Palermo. Scelta dei materiali da esporre e allestimento sono stati curati in collaborazione con la Unità operativa per i Beni storico-artistici della Soprintendenza, guidata dalla dott.ssa Maddalena De Luca.
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